Rai/ Masi: No censura a Santoro, sue responsabilità disciplinari

Rai/ Masi: No censura a Santoro, sue responsabilità disciplinari "Non zone franche di impunità, ha insultato capo azienda"

Roma, 13 ott. (Apcom) - Nessuna censura o attentato alla libertà di informazione, la sospensione di 10 giorni a Michele Santoro riguarda sue responsabilità "esclusivamente di ordine disciplinare". "Non esistono dipendenti più uguali degli altri o zone franche all'interno delle quali sia possibile garantirsi il diritto all'impunità, tanto più quando si arriva ad insultare il capo azienda in diretta televisiva con una modalità di contenuti ed espressioni che crea un caso che non ha precedenti al mondo". Il direttore generale della Rai, Mauro Masi, affida ad una notala replica agli attacchi per lo stop al conduttore di 'Annozero'."Il provvedimento disciplinare adottato nei confronti di Michele Santoro - afferma Masi - non può essere in alcun modo considerato riconducibile ad iniziative editoriali tendenti a limitare la libertà di espressione o il diritto di critica. Santoro si è reso responsabile di due violazioni disciplinari ben precise: l'uso del mezzo televisivo a fini personali; un attacco diretto e gratuitamente offensivo al Direttore Generale, per una circolare a garanzia dell'equilibrio all'interno dei programmi di approfondimento informativo, che è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione"."Nessuna censura, ribadisco, nessun attentato alla libertà d'informazione. Le responsabilità di Michele Santoro - insiste Masi - sono esclusivamente di ordine disciplinare nell'ambito di precise disposizioni aziendali che tutti, all'interno della Rai, sono tenuti ad osservare".

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