Giustizia/ Fini: Legge sia uguale per tutti, risorse a Procure

Giustizia/ Fini: Legge sia uguale per tutti, risorse a Procure Grasso attacca:giustizia celere, ma no impunità né colpire toghe

Locri, 16 ott. (Apcom) - Vola alto, Gianfranco Fini. Parla di contrasto al crimine organizzato agli studenti calabresi che ricordano Francesco Fortugno, mostra intransigenza e invita i ragazzi, ma soprattutto la politica, a vestire i panni di "estremisti" della legalità. Dribbla invece le domande di strettissima attualità, nel corso della tavola rotonda nel palazzetto dello sport di Locri. in particolare quella sul rischio di presunti colpi di spugna.I suoi 'compagni' di palco non lesinano critiche all'esecutivo. Lo fa il procuratore nazionale Antimafia Piero Grasso, quando auspica interventi che rendano più celere la giustizia, ma senza sconfinare nell'impunità o con l'obiettivo di colpire la magistratura. Lo fa il membro laico del Csm Guido Calvi, quando chiede se rappresenti una "priorità" la separazione delle carriere o se invece non servirebbe mettere in campo "una riforma complessiva della giustizia, dando ai magistrati ealle forze dell'ordine gli strumenti normativi e finanziari peraiutare a combattere la criminalità".Fini ascolta, parla di 'ndrangheta e cultura della legalità, non si nasconde con i giovani calabresi: "Alle prossime elezioni non votate" per chi propone il voto di scambio, alla politica non "chiedete nulla, solo di essere messi nelle condizioni di dimostrare i vostri meriti". Ma il Presidente della Camera non parla solo agli studenti, guarda anche alla politica: "Il massimo dell'impegno di chi sta da questa parte deve essere quello di dimostrare con i fatti che la legge è uguale per tutti e dimostrare con i fatti che chi sbaglia paga".(Segue)

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