Governo/ Bossi avverte Lega: A gennaio nasce uno nuovo tecnico

Governo/ Bossi avverte Lega: A gennaio nasce uno nuovo tecnico Corsera-Repubblica: Senatur irritato con Berlusconi,stavolta cade

Roma, 30 ott. (Apcom) - Il leader della Lega Umberto Bossi. Ministro in carica per le Riforme, è "molto irritato" con il Premier Silvio Berlusconi di cui è rimasto il principale alleato di Governo. E ieri in via Bellerio, riferiscono quasi ad una voce Corriere della Sera e Repubblica, il Senatur ha riunito lo stato maggiore del suo partito per dare sfogo alla "forte insoddisfazione" del Carroccio per la scarsa attività del Governo a frote degli impegni presi da Berlusconi (un Consiglio dei ministri a settimana per realizzare le cinque riforme dei cinque punti) al termine della verifica parlamentare di settembre a cui Bossi avrebbe preferito elezioni ancticipate a novembre."Dobbiamo prepararci, il Governo tecnico è alle porte - è la frase che 'Repubblica' attribuisce a Bossi nel corso della riunione con ministri e capigruppo leghisti- e noi andremo all'opposizione. Per certi versi è pure un bene. Il redde rationem ci sarà a gennaio: Silvio cadrà e noi andremo all'opposizione e ci resteremo. Mi parlano anche di un Governo Tremonti: non esiste. Il Governo tecnico durerà poco e a noi stare un pò all'opposizione prima di tronare ad elezioni ci potrà anche servire: ci rigenererà".Bossi, riferiscono i due principali quotidiani italiani, avrebbe spiegato la convinzione che l'esperienza di Governo Berlusconi sia al tramonto non solo e non tanto per il caso Ruby e il costume di vita del Premier (al quale non avrebbe peraltro mancato di lesinare critiche e attacchi per la gestione del caso della minorenne marocchina, a partire dalla telefonata in Questura per aiutarla) ma soprattutto per la convinzione che l'accelerazione di Fini sulla costruzione del nuovo partito di centrodestra e della triangolazione sempre più stetta fra Presidente della Camera, Casini, vertici del Pd siano il segno che a breve Fli staccherà la spina. E che sta ora alla Lega valutare se le conviene attendere quel momento o giocare d'anticipo e prendere lei una qualche iniziativa con Berlusconi.

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