Sanità/ Ricerca Assilt (Telecom): Promossa,ma tempi attesa lunghi

Sanità/ Ricerca Assilt (Telecom): Promossa,ma tempi attesa lunghi Studio presentato a L'Aquila a convegno "Idee per un nuovo modello di benessere"

Roma, 4 nov. (Apcom) - Voti positivi per professionalità dei medici e degli infermieri, pronto soccorso e primo intervento.Un welfare nuovo, non più dimensionato su un livello astratto ma concreto, visibile, funzionale e sopratutto pubblico. Questo è quanto emerge dalla ricerca "Rete sociale e sistema della salute nell'Italia delle regioni: verso un nuovo modello" presentata oggi al convegno dell'Assilt a L'Aquila.Sempre più evidente la voglia di welfare e di pubblico quando si parla di sanità: l'81,2% degli intervistati ha dichiarato di preferire il modello pubblico del servizio sanitario e che quest'ultimo deve essere gestito dalle Regioni, mentre solo l'8% ha dichiarato di preferire un modello privato di servizio sanitario e che alle Regioni deve essere riservata solo l'attività di controllo e programmazione.Il 63,1% degli intervistati esprime un giudizio positivo sul sistema socio-assistenziale del proprio territorio ed il 65,1% valuta positivamente quello sanitario. La quota di quanti esprimono un giudizio positivo si abbassa però in modo consistente quando si chiede se l'offerta sociosanitaria risponde alle esigenze dei cittadini (i soddisfatti sui servizi sociali scendono al 51,4% e quelli sulla sanità al 53,4%), segno evidente che c'è uno scarto tra ciò che il modello rappresenta a livello teorico e la qualità effettiva dei servizi che rimane comunque buona per la maggioranza degli intervistati.Le criticità: rispetto all'area geografica di residenza risulta che nel Sud e nelle Isole sono state espresse le percentuali più basse di voti positivi. Tra le Regioni, le percentuali più basse sono state registrate in Campania e in Molise. Infine, la variabile relativa all'ampiezza demografica dei comuni ha evidenziato che la soddisfazione rispetto ai servizi per i non-autosufficienti è più alta della media nei piccoli centri e in quelli tra 100.000 e 250.000 abitanti, mentre scende nelle grandi città. Gli asset positivi della sanità: la professionalità dei medici (82,5% i giudizi positivi) e quella degli infermieri e del personale paramedico (79,2%), il servizio di pronto soccorso e di primo intervento (62,2%), la cortesia e la disponibilità degli operatori, l'igiene e l'accoglienza dei presidi sanitari (68,6%).Bocciati invece i tempi di attesa per le visite specialistiche (34% i giudizi positivi), per la diagnostica e per le analisi cliniche (42%), per i ricoveri (40,8%) e l'assistenza medica e paramedica domiciliare (44,7%).

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