Birmania/ Partito Suu Kyi: Regime in difficoltà sul suo rilascio

Birmania/ Partito Suu Kyi: Regime in difficoltà sul suo rilascio Gli arresti domicialiari scadono oggi alle 19 locali

Roma, 13 nov. (Apcom) - Mentre si avvicina la scadenza degli arresti domiciliari della leader democratica Aung San Suu Kyi, il regime militare birmano teme le conseguenze del suo ritorno sulla scena politica nazionale, tanto che a Rangoon hanno cominciato a circolare le voci su un possibile negoziato in corso tra i leader birmani e Suu Kyi sui termini del suo rilascio."Il regime teme le possibili conseguenze di qualsiasi azione che la Signora Suu voglia intraprendere riguardo ai diffusi brogli elettorali e alle recenti tensioni di carattere etnico -sottolinea Win Tin, alto dirigente del partito di Suu Kyi, la Lega nazionale per la democrazia - dall'altra parte, dal punto di vista legale Suu Kyi deve essere rimessa in libertà. La giunta ritiene anche che il suo rilascio farà scemare le critiche a queste vergognose elezioni. Credo che il regime sia ancora in una situazione di dilemma".Riguardo a possibili trattative sulle condizioni del rilascio, Win Tin afferma: "Non può essere vero, perchè lei non ha mai accettato alcuna condizione quando è stata rilasciata in passato".I termini degli arresti domiciliari di Suu Kyi scadono oggi alle 19 locali (attorno alle 13.30 italiane). Il legale della donna, Nyan Win, sottolinea al sito di informazione Irrawaddy, che "non possono essere estesi in alcun modo". Circa un migliaio di persone si sono radunate nei pressi della sua abitazione, dove le misure di sicurezza sono state rafforzate. Agenti di polizia in tenuta anti-sommossa sono stati dispiegati anche in diversi altri punti di Rangoon. "Se non verrà rilasciata oggi - ha detto il suo avvocato - non sarà rispettata la legge".

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