Scuola/Gelmini: Sì a voti a elementari, alunno capisca suo lavoro
Roma, 22 nov. (Apcom) - Sì ai voti su scala numerica a scuola,
anche per gli studenti più piccoli, perchè "proprio nei primi
anni di scuola, quelli cruciali per la crescita, un bambino deve
capire in modo chiaro se il lavoro che ha fatto va bene oppure
no. Altrimeni che messaggio pedagogico gli diamo, che va sempre
tutto bene?". Dalle pagine del Corriere della Sera il ministro
dell'Istruzione Mariastella Gelmini interviene sulla proposta di
un gruppo di intellettuali francesi di eliminare i voti nella
scuola elementare.
Per Gelmini "è chiaro che bisogna evitare traumi ai più piccoli e quindi ci può essere una certa elasticità, ma questa tolleranza non va confusa con l'assenza di giudizio, che rischia di non far capire allo studente se sta eseguendo il percorso giusto o no. Non bisogna avere paura dei numeri - continua il ministro - semmai i genitori dovrebbero temere quei giudizi fumosi e quelle valutazioni astruse in cui si poteva dire tutto e il contrario di tutto".
Bocciata quindi la proposta francese: "L'appello degli
intellettuali francesi si richiama a un tipo di scuola e di
visione che ho sempre contrastato. Un modello dove va tutto bene
ed è meglio cancellare la severità, altrimenti chissà cosa
potrebbe succedere".
Di parere opposto la psicologa dell'età evolutiva Silvia Vegetti
Finzi: "I voti alle elementari vanno cancellati: rischiano di
porre l'accento soprattutto sulle carenze degli alunni, il
rischio è di far finire i bambini schiacciati dal conformismo".