Università/ Gli studenti salgono sui monumenti contro la riforma

Università/ Gli studenti salgono sui monumenti contro la riforma L'esame della legge è stato rimandato a martedì mattina

Roma, 26 nov. (Apcom) - Studenti in protesta sui monumenti, e in sit in permanente sui tetti della Sapienza a Roma. Prosegue l'iter di discussione parlamentare del disegno di legge della riforma dell'università italiana: ieri alla Camera sono stati approvati altri emendamenti, anche se poco rilevanti rispetto all'impianto base del ddl. Poi, a metà giornata, l'esame delle oltre 400 richieste di modifica, `spalmate' sui 25 articoli complessivi, è stato sospeso e rimandato a martedì mattina. Ma mentre in aula continuavano le `schermaglie' tattiche, in particolare tra il ministro Gelmini e i deputati di Fli, fuori sono riprese le forti contestazioni messe in atto dagli studenti, in alcuni casi affiancati dai ricercatori: proteste che hanno avuto come teatro principale i monumenti.Nel corso della giornata cortei e slogan studenteschi anti-Gelmini si sono svolti all'interno del Colosseo, dove i giovani hanno sfilato gridando `i leoni siamo noi', della Mole Antonelliana, della Torre di Pisa, del porto di Palermo, della Basilica di San Antonio a Padova, del centro storico di Napoli e di diversi altri luoghi simbolo delle principali città del paese. È continuata anche la protesta sui tetti della Sapienza di Roma, dove i giovani dell'Udu ed i ricercatori della Rete 29 Aprile hanno ricevuto la visita del presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, del cantautore Antonello Venditti e di alcuni deputati di Fli. "No, effettivamente - hanno fatto sapere - non abbiamo intenzione di tornare giù. E' probabile che rimarremo qui finché il disegno di legge che uccide l'università pubblica non verrà ritirato". Quindi almeno sino a martedì pomeriggio, quando potrebbe arrivare la votazione dell'aula della Camera.L'idea di occupare i tetti sembra aver fatto tendenza: oggi Milano (dove davanti all'ingresso principale del Politecnico ed in viale Abruzzi si sono vissuti momenti di tensione, con scontri e feriti, dopo che gli studenti sono venuti in contatto con le forze dell'ordine), i collettivi studenteschi sono saliti sul punto più alto della facoltà di Fisica della Statale (vi rimarranno almeno per tutta la notte). E alla protesta universitaria si aggiunge quella degli studenti della scuola superiore: gli istituti occupati e autogestiti sarebbero ormai diverse decine, tanto che il Miur oggi avrebbe fatto sapere che i danni nelle scuole raggiungono già i 10 milioni di euro.Le proteste contro la riforma accademica non sembrano comunque scalfire la determinazione del ministro Gelmini: "non comprendo perchè una parte degli studenti - ha dichiarato il responsabile del Miur al Tg1 delle 20 - sia schierata con i 'baroni': questo disegno di legge - ha continuato - è un provvedimento che combatte le baronie. Gli esempi di 'parentopoli' sono purtroppo tanti nell'interno dell'università" con casi di promozioni "non per merito ma per raccomandazioni e per concorsi poco chiari".

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