Afghanistan/ Falso talebano, la colpa è dei servizi britannici

Afghanistan/ Falso talebano, la colpa è dei servizi britannici Times: L'MI6 promosse l'impostore per i negoziati con Karzai

Roma, 26 nov. (Apcom) - E' tutta colpa dell'MI6, la prestigiosa agenzia d'intelligence britannica, se americani e afgani hanno portato avanti negli ultimi mesi trattative con un sedicente leader talebano che poi si è rivelato un impostore. Lo scrive il 'Times' di Londra, secondo cui gli agenti dell'intelligence di Sua Maestà avrebbero pagato al finto mullah Akhtar Mohammad Mansour "diverse centinaia di migliaia di dollari" convinti che fosse l'emissario del mullah Omar incaricato dei delicati negoziati per la riconciliazione politica afgana.Negli ultimi giorni quello che si pensava un talebano di alto rango si è rivelato "un commerciante, probabilmente un capo minore della guerriglia talebana o semplicemente un uomo qualunque con buone relazioni proveniente dalla città pachistana di Quetta". Una fonte molto autorevole, Bill Harris, che si è ritirato il mese scorso dall'incarico di console americano nella provincia di Kandahar, ha suggerito al Times che l'MI6 non può essere ritenuto l'unico responsabile della vicenda."Qualcosa di tanto stupido - ha commentato - di solito richiede un lavoro di squadra". Fatto sta che gli agenti britannici erano davvero convinti che quello che si presentava come il 'mullah Mansour' fosse davvero l'ex ministro omonimo del governo talebano, secondo in grado solo al mullah Omar. Il negoziatore si sarebbe trasferito varie volte a Kabul a bordo di C130 dell'intelligence Gb. E alcune fonti afgane hanno rivelato al Times che il falso leader talebano sarebbe stato persino ricevuto da Hamid Karzai nel palazzo presidenziale.

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