Wikileakes/Opposizioni contro Berlusconi. Premier oggi a Tripoli

Wikileakes/Opposizioni contro Berlusconi. Premier oggi a Tripoli Presidente del Consiglio da Gheddafi, poi sabato a Sochi

Roma, 29 Nov. (Apcom) - Benzina sul fuoco di un clima politico già incandescente arriva in Italia dalla pubblicazione grazie a Wikileaks dei giudizi della diplomazia Usa sul Premier Berlusconi: rivelazioni che escono quando mancano esattamente due settimane al giudizio del Parlamenti sulla permanenza o meno del rapporto di fiducia con il Governo Berlusconi IV. Il premier sarà oggi a Tripoli, accolto da quel Muhammar Gheddafi oggetto dei giudizi più sarcarstici e screditanti della diplomazia Usa ed al pari di Berlusconi tenuto nel mirino anche per la sua vanità personale nella lotta contro l'età e per la dissolutezza nel rapporto con il mondo femminile e la sessualità, per il vertice Africa-Ue, prima tappa di un tour che - con l'eccezione di domani- vedrà all'estero il Premier tutta la settimana.Con week end finale a Sochi, in Russia, per il vertice bilaterale Italia-Russia dove sarà ospite del Presidente Dmitri Medvedev nella cittadina di vacanze russe diventata famosa nel mondo per essere la sede della 'dacia di Putin' dove il Premier è stato più volte invitato - ricambiando l'ospitalità alla Certosa-. Una delle 'residenze più o meno' ufficiali, insomma, di quel rapporto speciale che - secondo la diplomazia Usa, ha fatto di Berlusconi un 'portavoce di Putin' in Europa, laddove portavoce significa portatore di affari economici e interessi non solo pubblici comuni.E' da Tripoli, dunque, che si attende una prima valutazione ufficiale da parte dei Berlusconi dei documenti che lo riguardano resi pubblici da Wikileads, dopo la 'risata' ufficiosa trapelata nella notte come primo commento del Premier. Anche perchè davanti alle valutazioni dell'opposizione (in attesa di quella dei finiani che del governo non fanno più parte ma della maggioranza - almeno formalmente- sì), il Presidente del Consiglio ha poco da sorridere."I contenuti dei documenti resi noti confermano il livello di discredito a cui Berlusconi ha portato l'immagine dell'Italia nel mondo", ha picchiato duro la segreteria Pd. Incalzata anche da Italia dei Valori che trova nella pubblicaazione dei documenti un motivo in più per chiedere le dimissioni di Berlusconi. "Ci chiediamo - afferma il portavoce Leoluca Orlando - cosa aspetti il Presidente del Consiglio per rassegnare le sue dimissioni. Berlusconi si è reso ridicolo agli occhi del mondo intero e, cosa ancor più grave, ha gettato discredito sull'immagine dell'Italia.. Se avesse un briciolo di dignità, lo avrebbe già fatto. Berlusconi con i suoi comportamenti continua a farci perdere credibilità davanti alla comunità internazionale. Infatti, quanto emerge dalle prime indiscrezioni sui file pubblicati da Wikileaks conferma ciò che noi dell'Italia dei Valori sosteniamo da sempre: Silvio Berlusconi non è all'altezza del ruolo istituzionale che ricopre". (Segue)

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