Indignati/ In piazza in 82 paesi del mondo, a Roma dalle 12

Indignati/ In piazza in 82 paesi del mondo, a Roma dalle 12 Corteo aperto dallo striscione 'People of Europe rise up'

Roma, 15 ott. (TMNews) - Dalla Bolivia alla Tanzania, dal Canada, da Tirana, in Albania, a Tijuana in Messico, dall'Alaska alla Palestina: la Giornata mondiale di mobilitazione oggi, 15 Ottobre, vede 952 città, in 82 Paesi, unite per il cambiamento globale (united for global change), come proclama lo slogan condiviso dalle persone che scenderanno in piazza per protestare contro le misure di austerità e rivendicare diritti e politiche sociali a sostegno dei giovani, dell'occupazione, del welfare. E' quanto si legge in un comunicato diffuso dal Coordinamento 15 ottobre. "La manifestazione nazionale di Roma, aperta dai due striscioni 'People of Europe rise up' (in piu' lingue) e 'Cambiamo l'Europa, cambiamo l'Italia, vedrà in testa i protagonisti delle lotte più emblematiche contro degli effetti delle politiche in atto e contro la distruzione dei diritti, dei beni comuni, del lavoro e della democrazia che esse stanno generando", si legge nella nota.Nel corso del corteo, si precisa, una parte dei manifestanti darà vita ad "accampate" in piazze e luoghi limitrofi al percorso, senza che si creino difficoltà per il passaggio del corteo stesso.Gli studenti si concentreranno alle ore 12.00 in Piazzale Aldo Moro dal quale muoveranno per Piazza della Repubblica per unirsi al corteo. Iniziative creative si svolgeranno a lato del corteo. Gli occupanti e gli artisti del teatro Valle animeranno con piccole performance il camion che precederà il loro spezzone.Il corte si concluderà a Piazza San Giovanni dove si terranno brevi interventi, prima di avviare "una discussione tra i presenti sulle lotte contro la crisi e le proposte di uscita da essa". "La grande manifestazione nazionale non sarà che una tappa della ripresa di spazio pubblico di mobilitazione permanente, necessario per cambiare l'Italia e il nostro continente e restituire democrazia, partecipazione, diritti", conclude il comunicato.

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