Responsabili/Al congresso parla anche Silvio,ma Mimmo è la star

Responsabili/Al congresso parla anche Silvio,ma Mimmo è la star Che assicura: Con Scilipoti vince la meriticrozia,basta cialtroni

Roma, 21 ott. (TMNews) - Dopo che anche il presidente del Consiglio se ne è andato, salutato da ali di 'folla responsabile', Domenico 'Mimmo' Scilipoti è raggiante. Circondato dalla 'sua' scorta, uomini con tanto di auricolare trasparente che fa molto secret service, il 're dei peones' (come recita il titolo della sua autobiografia), incassa subito il credito e stringe mani, prodiga pacche, dispensa sorrisi. E' lui che ha tenuto a battesimo l'evento, è suo il Movimento di Responsabilità Nazionale, è lui il 'generale' di quelli che stamattina ha definito "soldati", gente "di valori che adesso deve rischiare in prima persona, soldati che sono entrati nel tempio e hanno visto le bancarelle di noccioline".Vero che Scilipoti è mezza testa più basso di Silvio Berlusconi e oggi si vedeva bene, sul palco, ma è vero anche che il neoleader di partito da domani sarà appunto definito 'un leader', visto che oggi, all'auditorium Massimo di Roma, c'era parecchia gente. Molti i siciliani, terra di Scilipoti, molti gli amici e gli amici degli amici, delegati per modo di dire, gente che delle regole di un congresso, di mozioni e di deleghe manco ha mai sentito parlare e che è qui per curiosità, o semplicmente perchè "Mimmo è un amico", però c'è, e l'impatto scenico lascia di stucco.Ci sono le modelle, la fanfara (una banda di Caltanissetta, venuta apposta anche se molti dei musicisti, per loro stessa ammissione, non hanno mai sentito parlare dell'onorevole), ci sono i neo-nazisti di Gaetano Saia (per la verità lui non c'è, c'è la moglie, Maria Antonietta Cannizzaro, insieme a quello che chiamano una guardia, entrambi in camicia bruna e fascia con la fiamma tricolore al braccio, particolare che non passa inosservato), c'è la preghiera agli angeli, c'è la canzone inno del movimento. Ma soprattutto, c'è Berlusconi, che ringrazia 'Mimmo', che parla di "valori comuni", che ricorda il '94, che legge alla platea il testo della 'discesa in campo del '94', favore riservato ai più vicini degli alleati.Il resto è cronaca politica, un mix di valori cristiani ("ci deve guidare l'amore di Cristo") in salsa olistica, tanto che "agopuntura", "medicina alternativa", "cure palliative" sono fra i termini più usati sotto il simbolo del Tao tricolore, icona della responsabilità scilipotiana. Anche "insulti" è parola molto usata, quelli che l'onorevole lamenta di aver ricevuto quando il 14 dicembre scorso salvò il governo, scelta di cui non si pente affatto, parlando di sè in terza persona, e definendosi come colui che "ricevette una croce", quella di dire "basta imbroglioni e cialtroni, è arrivata la meritocrazia".

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