Pd/Tensione Bersani-Renzi."Giovani non scalcino"."Non sono asino"

Pd/Tensione Bersani-Renzi."Giovani non scalcino"."Non sono asino" Botta e risposta sindaco-Vendola. E Casini fa il divertito...

Roma, 30 ott. (TMNews) - La kermesse organizzata da Matteo Renzi alla stazione Leopolda di Firenze dà fuoco alle polveri dello scontro interno al Pd, ma accende la miccia anche con i partiti interlocutori dei Democratici per un eventuale, futura ricomposizione del centrosinistra. Renzi ha parlato a Firenze, il segretario Pierluigi Bersani alla scuola di formazione politica dei giovani del Pd a Napoli, il primo ha chiesto il ricambio generazionale e sfidato il segretario alle primarie, il secondo ha avvertito: "I giovani non scalcino per andare avanti". E sottolineato: "Guai a un ricambio senza cambiamento" perchè, ha detto Bersani, "noi siamo un collettivo e la ruota deve girare nel collettivo. Da soli non si salva il mondo".Dalla Leopolda la replica del sindaco di Firenze è arrivata a stretto giro: "Non sono un asino, non scalcio e sono abituato a camminare tranquillamente. Certo non sono abituato a fare la fila con i capicorrente e Bersani non puo chiedere questo". E ancora: "Se il Pd parlasse di problemi concreti, ragionasse di proposte precise e non parlasse soltanto male di Berlusconi, se raccontasse un'idea credibile, io credo che tanti cittadini gli darebbero fiducia".La tensione è palpabile, anche se il responsabile Enti locali del Pd, Davide Zoggia, ha precisato che Bersani nel suo ragionamento non si riferiva a Renzi, ma voleva lanciare un messaggio di senso più ampio sulle responsabilità che tutti devono assumersi nei confronti del paese. La tensione resta. Mentre alla Leopolda scorrono gli interventi, con l'ulivista Arturo Parisi in platea a salutare 'l'inizio corsa' di Renzi per le primarie, un altro gruppo di 40enni del Pd marca le distanze da Firenze ("No ai protagonismi") e scrive al segretario per chiedere un'assemblea in cui si possa discutere tutti insieme, giacchè la kermesse fiorentina è solo l'ultima di una serie di iniziative organizzate da diverse correnti giovanili del partito dall'inizio del mese di ottobre (prima Fassina e i suoi, poi il duo Serracchiani-Civati, quindi la Leopolda).Il fatto è che negli scontri interni si inseriscono i possibili alleati di una futura coalizione di centrosinistra. Se Renzi prende bacchettate da Vendola ("Sei vecchio") e contrattacca ("quando ero all'università, tu facevi cadere il governo Prodi"), Bersani le prende da Casini. "I giovani hanno sempre scalciato. Lo abbiamo fatto noi e in futuro lo farà anche il figlio di Renzi. Questo è il bello della vita", precisa il leader dell'Udc.

© RIPRODUZIONE RISERVATA