Palermo/ Ingroia: A Sindaco ora non mi candido, ma mai dire mai

Palermo/ Ingroia: A Sindaco ora non mi candido, ma mai dire mai Candidarsi a Parlamento diritto pm, difesa Costituzione un dovere

Palermo, 2 nov. (TMNews) - Il procuratore aggiunto di Palermo Antonio Ingroia non pensa, al momento, a nessuna candidatura politica, tantopiù a quella di sindaco del capoluogo siciliano. A confermarlo è lo stesso magistrato, che rispondendo in diretta telefonica alla trasmissione "La telefonata", condotta da Maurizio Belpietro, ha detto: "Ho già manifestato perplessità sulla mia candidatura a sindaco di Palermo, ma questo non vuol dire che non mi candiderò mai. Mai è una parola troppo grossa"."Candidarsi al Parlamento - ha aggiunto ancora Ingroia - rientra nel diritto che non va sottratto a nessun cittadino, neanche ai magistrati".Il procuratore aggiunto, poi, è ritornato sulle polemiche innescate alcuni giorni fa dal suo intervento al congresso del Pdci di Oliviero Diliberto, nel corso del quale si era dichiarato "partigiano della Costituzione". "Rivendico la mia imparzialità, ma ciò non vuol dire restare indifferenti alla Costituzione. In questo senso mi sento un partigiano. Secondo una corrente di pensiero - ha detto Ingroia -, i magistrati non possono aprire bocca neanche per difendere la Costituzione. Io ho il diritto come cittadino, e dovere come magistrato, di partecipare dove sia invitato per parlare di Costituzione".

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