Musica/ Madre Winehouse: l'alcol la aiutava a cantare

Musica/ Madre Winehouse: l'alcol la aiutava a cantare Si sentiva invincibile, ma non avrebbe mai bevuto davanti a me

Roma, 4 nov. (TMNews) - Janis Winehouse non saprà mai cosa spinse la figlia a ubriacarsi fino a morire quella notte di fine luglio nel suo appartamento a Cadmen Town, quartiere a Nord di Londra: "Credo che ciò che ha ucciso Amy non sia stato solo l'alcol, ma il fatto che pesasse meno di 44 chili per poco più di 1 metro e cinquanta", ha spiegato la madre in una commovente intervista al Daily Mail. "Il suo corpo non poteva sostenere una simile quantità di alcol dopo tre settimane di astinenza", ha aggiunto.E mentre il mese prossimo, il 5 dicembre, uscirà la collezione postuma: "Amy Winehouse Lioness: Hidden treasures", Janis, 56 anni, non ha ancora superato la perdita della figlia tre mesi fa. La madre della star di "Rehab" ha ricordato come la figlia fosse testarda e avesse voluto disintossicarsi "a modo suo", come la canzone del suo idolo Frank Sinatra "My Way". Niente aiuti esterni, niente Rehab, tutto da sola.La cosa più crudele, secondo Janis, è che sia lei che il padre Mitch, dal quale ha divorziato quanto la cantante aveva 9 anni, erano ormai sicuri che la figlia avesse superato i suoi eccessi. La madre ha incontrato la figlia il pomeriggio prima di morire, nell'appartamento di Camden. Hanno bevuto del té e Amy le ha raccontato di quanto era eccitata per il matrimonio al quale doveva andare con il compagno, il regista Reg Traviss, nel fine settimana. Poi, prima di andare via, le aveva sussurato: un "ti voglio bene, mummy" e lei l'aveva ricambiata. "Credo che Amy si sentisse invincibile", ha insistito la madre, sottolineando che non aveva certo in mente di morire. Si era fatta costruire una palestra in casa e aveva chiamato un insegnante di yoga a domicilio. Stava addirittura preparando una collezione per lo stilista Fred Perry.Dopo avere smesso con le droghe, ha cominciato a bere di più, sicuramente per rimpiazzare una dipendenza con un'altra. L'artista di "Back to Black" era una performer molto nervosa e usava l'alcol come "sostegno" per le esibizioni: "Amy si odiava quando beveva. Le piaceva mantenere il controllo e odiava ciò che l'alcol le stava causando", ha spiegato Janis. "Ma non avrebbe mai bevuto davanti a me. Amava e rispettava troppo la sua famiglia per farlo. Era il tipo di ragazza che prima di accendere una sigaretta chiedeva il permesso", ha aggiunto.

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