Apec/ Nessun costume hawaiano, Obama rompe la tradizione

Apec/ Nessun costume hawaiano, Obama rompe la tradizione Il presidente Usa dice basta alle foto dei leader mascherati

Roma, 14 nov. (TMNews) - Tv e fotografi non l'hanno presa bene, ma i 21 capi di Stato e di governo presenti a Honolulu nel fine settimana hanno tirato un respiro di sollievo: il presidente di turno del Forum dell'Asia-Pacific Economic Cooperation (Apec), Barack Obama ha abolito la tradizione ormai ventennale della 'foto di famiglia' di fine vertice con i - talvolta imbarazzanti - costumi tradizionali della località ospitante (dai poncho ai sombrero, dai kimono ai cappelli western, alle coroncine di fiori)."Mi sono liberato delle camicie hawaiane perché guardando le foto di alcune riunioni precedenti dell'Apec, con quei costumi così vistosi, ho pensato che fosse un'abitudine di cui potevamo tranquillamente fare a meno" ha spiegato Obama nella conferenza stampa che ieri ha concluso i lavori del forum. "Ho dato il mio suggerimento ai leader, abbiamo regalato loro delle camicie tipiche e poi promesso che avrebbero potuto indossarle se proprio ci tenevano, ma non ho ricevuto troppe lamentele sull'interruzione di questa consuetudine" ha ironizzato l'inquilino della Casa Bianca.Nei giorni precedenti al summit si erano rincorse voci sulla distribuzione ai leader presenti delle tradizionali camicie fiorate, gonne in paglia per ballare la hula e persino costumi da surf rappresentativi delle Hawaii che, oltre ad ospitare il forum di quest'anno, hanno dato i natali a Obama. Sabato sera un sito internet Usa aveva persino annunciato che la foto di famiglia avrebbe avuto quest'anno come tema 'ballerini di hula hula'. Un po' troppo, se si pensa alla sobrietà che caratterizza da sempre lo stile del presidente Usa e all'austerità dettata dagli attuali tempi di crisi. Così la 'family photo' si è rivelata una noiosa carrellata di capi di Stato e di governo in completo e cravatta scuri, fatta eccezione per la premier australiana Julia Gillard che si è 'concessa' un top rosso fuoco e giacchetta bianca.Folklore a parte, nel trascorso fine settimana Obama è riuscito a fare decollare il suo progetto per creare la più grande zona di libero scambio di tutto il mondo raccogliendo l'adesione dei partecipanti al vertice regionale. Obama, che ama presentarsi come il primo presidente americano nato nel Pacifico, ieri ha infatti ottenuto l'adesione di Canada e Messico alla proposta di una 'Trans-Pacific Partnership' (Tpp), dopo aver già registrato venerdì l'interesse del Giappone. Questa zona di libero scambio, che riunisce quasi 800 milioni di consumatori e quasi il 40 percento dell'economia globale, si propone di diventare - una volta realizzata - la più grande partnership commerciale del mondo, molto più avanti rispetto all'Unione europea che non produce che un quarto della ricchezza mondiale.

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