Crisi/ Confesercenti: Paese spaventato, 71% pessimista su futuro

Crisi/ Confesercenti: Paese spaventato, 71% pessimista su futuro Italiani preoccupati soprattutto per il posto di lavoro

Roma, 18 nov. (TMNews) - Un paese che vive con grandepreoccupazione le difficoltà economiche attuali e che guarda conpessimismo al futuro. E' questa l'Italia che il Governo Monti haappena ereditato. E' quanto rivelano i dati dell'ottava indaginesulla crisi realizzata dall'osservatorio Confesercenti-Ispo.Da giugno a oggi balza dal 57% al 71% la quota di italiani assolutamente convinta che il peggio non sia passato; mentre sale dal 27% al 42% la percentuale di persone preoccupata per il futuro del suo stesso posto di lavoro. La paura colpisce giovani e adulti: il 95% degli studenti teme per il futuro del mercato del lavoro e nella fascia d'età tra i 55 e i 64 anni si diffonde il timore per la situazione economica familiare, probabilmente legata alla messa in discussione del sistema previdenziale.Balza in alto la preoccupazione legata alla crisi: la stragrande maggioranza degli intervistati (96%) non pensa che la crisi stia finendo. Tra questi, da segnalare l'aumento degli spaventati: la percentuale di persone che non sono assolutamente d'accordo con l'idea che il peggio sia alle nostre spalle sale dal 57% di giugno al 71% di oggi.A temere di più il protrarsi della crisi sono i giovani: soprattutto quelli di età compresa tra i 18 e i 24 anni (88%) e chi nella propria famiglia ha vissuto la perdita del lavoro o situazioni di cassa integrazione (84%). Tra i pessimisti anche chi ha un titolo di studio elevato (75%) e i giovani adulti tra i 35 e i 44 anni (75%). Al sud la percentuale maggiore di pessimisti (77%), mentre sono solo il 65% nel Nord-Ovest, il 68% nel Nord-Est e il 69% al Centro.Nel computo per categorie politiche, si dicono meno d'accordocon l'idea che il peggio sia passato soprattutto gli apolitici(79%), seguiti da chi si ascrive all'area disinistra-centrosinistra (75%). Più rilassati gli italiani didestra-centrodestra (55%) e Centro(52%). Letteralmente quattrogatti gli ottimisti: solo il 4% degli intervistati, infatti,ritiene di aver ormai superato il momento più acuto di criticità.

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