'Ndrangheta, arrestato Giovanni Strangio, il killer di Duisburg
Reggio Calabria, 14 mar. (Apcom) - Sono le 23.15 del 12 marzo
2009, ad Amsterdam, Olanda, nel quartiere Diemen, periferia
nord-est, via Griend, al civico n.59, una casa di tre piani è
circondato da poliziotti olandesi, italiani e tedeschi: al suo
interno si nasconde, forse, Giovanni Strangio, classe 1979,
inserito nell'elenco dei 30 ricercati più pericolosi in
territorio nazionale, stilato dal ministero dell'Interno,
ritenuto il killer che il 15 agosto del 2007, a Duisburg, in
Germania, uccise sei persone, tutte appartenenti alla cosca
Pelle-Vottari di San Luca, in Calabria, storica rivale della
cosca dei Nitta-Strangio. Una strage che allunga la faida di San
Luca, una risposta all'omicidio di Maria Strangio del Natale 2006.
E' un attimo, la polizia fa irruzione, coronando così due anni
di indagini, intercettazioni e pedinamenti: Giovanni Strangio,
resosi irreperibile subito dopo la mattanza di Duisburg, è in
compagnia della moglie e del figlio piccolo. Insieme con Strangio
i poliziotti, nell'appartamento, trovano anche Francesco Romeo,
classe 1967, ricercato da oltre dieci anni (è latitante dal
1997), con mandato di cattura internazionale, per il reato di
associazione a delinquere finalizzata al traffico di
stupefacenti, per il quale è stato condannato a dieci anni di
reclusione. Romeo è inserito nell'elenco dei 100 ricercati più
pericolosi in territorio nazionale.
Questi due arresti prestigiosi - spiega il Questore di Reggio
Calabria, Santi Giuffrè - sono la naturale prosecuzione
dell'arresto di Giuseppe Nirta, classe 1973, catturato il 23
novembre del 2008, proprio ad Amsterdam". Giovanni Strangio e
Francesco Romeo, infatti, sono entrambi cognati proprio di
Giuseppe Nirta e sono ritenuti esponenti di vertice dell'omonima
famiglia mafiosa, da quasi vent'anni in lotta con i
Pelle-Vottari. Anche il procuratore capo di Reggio Calabria,
Giuseppe Pignatone, solitamente piuttosto abbottonato, non riesce
a nascondere la soddisfazione per il doppio arresto in terra
olandese: "E' un grande risultato - dice - che testimonia il
livello eccezionale degli investigatori di Reggio Calabria, che
sono avvalsi di strumenti essenziali come le intercettazioni
telefoniche, facendo perno, però su sagacia e impegno e sulla
collaborazione internazionale con le altre polizie". L'arresto di
Giovanni Strangio, presunto killer della strage di ferragosto del
2007 "è un'operazione importante che ha dato una grande risposta
del dopo Duisburg. Adesso bisogna continuare con tutti i
livelli", è questo il commento, soddisfatto, del procuratore
aggiunto della Dda di Reggio Calabria, Nicola Gratteri.
La cattura di Strangio e Romeo rappresenta l'ennesimo risultato
eccezionale del capo della Squadra Mobile, Renato Cortese:
"Dietro il mio volto - afferma - c'è un grande lavoro da parte di
tanti bravissimi investigatori. In questo caso, poi, - aggiunge
- ci siamo avvalsi del supporto dello Sco, nonché della
straordinaria collaborazione con i colleghi tedeschi e olandesi,
con i quali abbiamo formato un'unica squadra mobile".
Giovanni Strangio, era armato ma non ha opposto resistenza, in
Olanda conduceva una vita apparentemente tranquilla, si premurava
di uscire camuffato con cappellini da baseball calati sul viso.
Aveva con sè un milione di euro, ma non conduceva una vita da
magnate: viveva tranquillo nella periferia di Amsterdam, non
aveva fatto i conti con gli uomini di Renato Cortese, ai quali,
dopo l'irruzione dell'appartamento, non ha opposto resistenza.
Ora il 'destino' del boss sembra incerto: sia Italia che
Germania chiedono l'estradizione di Giovanni Strangio, ha
dichiarato all'Afp una portavoce della procura di Amsterdam, Ruth
Gorissen.
Ma quello di Strangio non è l'unico 'colpo' messo a segno nella
lotta contro la criminalità organizzata dalle forze dell'ordine.
Nel corso della notte, infatti, i carabinieri di Bagheria hanno
arrestato Antonio Lo Nigro, una delle figure emergenti e di
maggiore spessore nel panorama criminale mafioso palermitano. Lo
Nigro, trentenne palermitano, era latitante dal 15 gennaio 2008,
colpito da un provvedimento di cattura per associazione mafiosa,
era inserito nell'elenco dei 100 catturandi più pericolosi.
L'uomo è stato sorpreso dai carabinieri al centro di Bagheria in
un elegante appartamento, preso in affitto da una 29enne
bagherese, arrestata per favoreggiamento. A Napoli, infine, i
militari dell'Arma hanno bloccato Nicola Di Febbraro, reggente
del clan scissionista Misso, killer spietato accusato di quattro
omicidi.
Il ministro dell'Interno Roberto Maroni in una nota ufficiale ha
parlato di "una giornata da incorniciare nella lotta alla
criminalità organizzata: con gli arresti di Giovanni Strangio e
Francesco Romeo ad opera dello Sco e della Squadra mobile di
Reggio Calabria, e di Antonino Lo Nigro da parte dei Carabinieri
di Bagheria, sono stati inferti due durissimi colpi alla
'ndrangheta e alla mafia".