Rai: partenza sprint per Santoro, verso l'ok per Travaglio

Rai: partenza sprint per Santoro, verso l'ok per Travaglio Nomine Raitre, Garimberti frena: niente fretta e disegno contro

Roma, 25 set. (Apcom) - Giorni di polemiche e scontri, ma per Annozero la partenza è stata sprint. Nella prima puntata di stagione, ieri sera, Michele Santoro e la sua redazione hanno puntato tutto sulla libertà di informazione, dopo le parole di Berlusconi sui "farabutti" della stampa e soprattutto il braccio di ferro per la firma del contratto di Marco Travaglio. Linea vincente: Annozero ottiene un ottimo 22,8 per cento di share in prime time, battuto solo dall'imbattibile Don Matteo.Lui, Santoro, è soddisfatto. "Siamo molto contenti", per un risultato che premia "un prodotto interamente Rai", dopo un lavoro fatto "in condizioni di assoluta emergenza". Quei cinque milioni e più di telespettatori dimostrano che "il pubblico chiede una informazione più libera". Quanto a Travaglio, "il Direttore Generale mi ha garantito la soluzione della questione entro lunedì. Se ciò avverrà il clima sarà di sicuro più sereno e potremo lavorare alla prossima puntata senza le tensioni che si sono manifestate su quella di ieri".Un risultato significativo per il Presidente della Rai, Paolo Garimberti, "frutto anche della grande attesa" che si era creata in questi giorni. Un risultato che invece non smuove i critici di sempre, convinti che quella di Michele Santoro sia una trasmissione contro a priori, una trasmissione "faziosa, contraddittoria con la natura del servizio pubblico" dice Fabrizio Cicchitto, capogruppo Pdl alla Camera, per il quale l'editoriale di Travaglio che "può parlare in diretta televisiva senza contradditorio" rappresenta "una operazione assolutamente inaccettabile sulla quale va richiamata l'attenzione del direttore generale della Rai, del Consiglio di Amministrazione e della Commissione di Vigilanza". Ignazio La Russa, ministro e coordinatore del partito, nega di averla vista ma la definisce come le altre trasmissioni di Santoro, "per noi quasi utili, perché non portano voti alla sinistra". Ribatte a Chicchitto Roberto Cuillo, Pd, "la sua è censura", mentre Roberto Rao, Udc, è stata proprio tutta la polemica ad amplificare il risultato, "tanto tuonò, che piovve". Certo, osserva, "non è mancato il contraddittorio, franco e senza censure".Sul fronte Rai resta ora la partita delle nomine di Raitre, sulle quali l'opposizione si prepara a fermare eventuali blitz e su cui oggi frena anche il Presidente Garimberti. "Non ci sono emergenze", dice a Torino per il Prix Italia, e al prossimo Cda ci saranno anche "molti interim" da definire. In ogni caso andranno trovate "soluzioni concordate" e soprattutto "non bisogna pensare che ci sia un disegno per cancellare le trasmissioni di Raitre. Non c'è, ma seppure ci fosse un simile disegno, che sono sicuro non c'è, dovrei cancellare anche me stesso per una questione di dignità". Lo stesso Dg Masi, ieri, aveva garantito di muoversi nel solco di scelte condivise. Al momento si parla del cambio di direzione al Tg3 tra Antonio Di Bella e Bianca Berlinguer e l'approdo dello stesso Di Bella alla direzione di rete al posto di Paolo Ruffini.

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