Omicidio Poggi/ Sospetti su amica di Stasi, perizie sul cellulare

Omicidio Poggi/ Sospetti su amica di Stasi, perizie sul cellulare Corriere: giorno delitto suo telefono ha agganciato 2 centraline

Milano, 26 set. (Apcom) - Nel delitto di Garlasco torna in scena una persona comparsa due anni fa come testimone, un'amica di Alberto Stasi, unico indagato per l'omicidio della fidanzata Chiara Poggi: la ragazza ora è "oggetto di nuovi approfondimenti del caso". Lo scrive il Corriere della Sera: secondo il quotidiano il racconto della ragazza ("ero a casa e ci sono rimasta fino al primo pomeriggio") non coincide con i rilievi tecnico informatici, dato che il suo cellulare il giorno dell'omicidio agganciò due celle diverse del Comune. Questo significa, secondo la ricostruzione del Corriere, che la copertura del cellulare quel giorno fu garantita da due centrali diverse, cosa che di solito succede quando una persona di sposta da un'area all'altra.La ragazza però ha sempre testimoniato che la mattina in cui Chiara fu uccisa, il 13 agosto del 2007, restò in casa a Garlasco, non lontano dalla villetta dei Poggi, a scrivere la tesi e non uscì prima delle quattro. Sono dunque molte le domande che nascono da questa scoperta, e il perito informativo del giudice Stefano Vitelli, scrive il Corriere, "vuole andare a fondo dei dettagli tecnici e chiedere al gup nuovi accertamenti". La parola d'ordine per gli inquirenti è "non lasciare niente al caso".Gli avvocati di Alberto Stasi, unico indagato per l'omicidio, un anno fa avanzarono l'ipotesi che ci fossero due persone sul luogo del delitto: le perizie e gli esami dovrebbero dare risposte anche in merito. Sembra però, conclude il quotidiano milanese, che gli ulteriori accertamenti riportino alla teoria di una sola persona presente quel giorno nella villetta di Garlasco.

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