Cinema/Valentina Cortese:Con Fellini facemmo una seduta spiritica

Cinema/Valentina Cortese:Con Fellini facemmo una seduta spiritica 'Sto preparando mia biografia.Sono all'amore,parte più difficile'

Roma, 26 set. (Apcom) - L'attrice Valentina Cortese sta preparando la sua biografia. "Praticamente è già fatta - ha raccontato la Cortese in una lunga intervista al mensile indipendente veneziano 'Il Gazzettino Illustrato' - scritta da un amico giornalista. Io sto riguardando la mia vita. Mi vengono sempre in mente un sacco di cose, particolari, ma adesso sono arrivata alla parte più difficile, quella sull'amore".L'artista ha raccontato alcuni ricordi su Federico Fellini e il suo rapporto con le sedute spiritiche. "Aveva la mania degli stregoni - ha rivelato - un capodanno ero a Roma con lui, c'era un tavolino antico, rotondo, ci cimentammo in una seduta spiritica. Lo spirito evocato si manifestò tanto che il tavolino si mosse fino ad alzarsi sopra un gradino, ed io anche a salire con lui. L'entità volle parlare con Fellini, il quale all'inizio si era appartato in un'altra stanza. 'Devi avere fede!' gli disse. Quando poi tutti andarono via, nella stanza ci furono colpi di vento gelido, cadde perfino il copione che tenevo, ma non avevo paura, era una situazione che mi faceva piacere. Da quella volta Fellini, che si è prestato a grandi esperienze, non ne fece più".L'attrice ha poi parlato del suo Oscar mancato. "Per 'Effetto notte' di Francois Truffaut ebbi una nomination all'Oscar come migliore attrice non protagonista - ha raccontato la Cortese - quella sera l'Oscar andò a Ingrid Bergman, cara amica, che quando salì sul palco a ritirare la statuetta disse di fronte a tutti: 'Questo Oscar non mi appartiene, alzati Valentina!'. E scoppiarono gli applausi. Poi mi venne vicino e mi disse: 'Forgive me, perdonami Valentina!'. Meglio che vincere tre Oscar", ha commentato.Inoltre la Cortese ha ricordato un altro aneddoto. "Con la regia di Strehler recitai ne 'I giganti della montagna' di Pirandello. Ci fu la prima a Roma, i colleghi furono adorabili. Tra il pubblico c'era Aldo Moro, che tra il secondo e terzo atto mi venne a trovare in camerino. Mi ricordo che era inverno, perché io sono sempre stata freddolosa, e c'era una stufetta accesa. Mi stavo ripassando il trucco, mentre Moro continuava a stare silenzioso, in piedi, vicino la porta. Ad un certo punto sentii odore di bruciato, mi voltai, non capivo. Gli si stavano bruciando i pantaloni, troppo vicino alla stufetta!", ha concluso l'attrice.

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