Lazio/ Riciclaggio di bus e auto: dieci arresti della polstrada

Lazio/ Riciclaggio di bus e auto: dieci arresti della polstrada Mezzi d'alta gamma venivano rivenduti in Turchia e Siria

Roma, 2 ott. (Apcom) - Smantellata dalla polizia un'organizzazione criminale internazionale specializzata nel riciclaggio di autotreni, autobus e autovetture di altissimo valore economico. L'operazione 'Masked bus' ha portato all'arresto da parte della polstrada del Lazio di dieci persone. Sequestrati numerosi veicoli industriali. Indagate trenta persone per concorso in ricettazione, riciclaggio, falso materiale e truffa. L'organizzazione acquistava illecitamente veicoli, del valore reale compreso tra 200mila e 400mila euro, pagandoli circa 20mila euro ciascuno, rivendendoli all'estero con un grosso margine di profitto.Le indagini, coordinate dal Pm Luca Tescaroli e dal Gip, Pierfrancesco De Angelis, sono durate quattro mesi e sono state supportate da intercettazioni telefoniche, localizzazioni satellitari e pedinamenti sul territorio. Gli arrestati sono B.S.L.B.M., tunisino di 41 anni, O.S.H, siriano di 48 anni; S.F., siriano di 31 anni; E.A.M.I., libico di 26 anni; S.D., belga di 50 anni. Cinque gli italiani: C.P. 49enne di Roma; C.D. 32enne di Crotone; F.C. 49enne di Roma; Z.V., 50enne di Formia, in provincia di Latina; e P.C.A, 53enne di Amato, in provincia di Catanzaro. A capo del gruppo c'erano il tunisino, i siriani e il libico.Sul mercato nazionale, venivano reperiti autobus autotreni autoarticolati e veicoli di altissima gamma, che erano acquistati a prezzi estremamente contenuti, in quanto i possessori, erano in realtà solamente locatari o semplici utilizzatori dei mezzi, tutti concessi in locazione finanziaria o con altra forma di contratto. Per acquistarli, l'organizzazione, si serviva di una serie di complici, quasi sempre autisti di professione, che dietro pagamento sondavano il mercato alla ricerca di ditte che avevano mezzi in locazione, oppure autisti che dopo aver consegnato il mezzo all'organizzazione si prestavano a simulare furti o rapine dei mezzi, sempre dietro compenso.Una volta acquistato, il veicolo veniva corredato di documentazione falsa per consentirne l'espatrio, che avveniva di regola, mentre il veicolo non è ancora da ricercare a causa della compiacenza dell'autista o della ditta intestataria. Dell'espatrio materiale dei mezzi venivano incaricati autisti di professione, che portavano i veicoli fuori dai confini nazionali, solitamente via mare, attraverso i porti dell'Italia orientale, poi verso Grecia, Bulgaria e Turchia. Ma anche verso Romania via terra nel confine sloveno. Destinazione finale dei mezzi erano la Turchia e la Siria, ma quasi tutti i veicoli venivano consegnati agli acquirenti esteri alla frontiera tra la Bulgaria e la Turchia.Sequestrati 4 veicoli di alta gamma per un valore di circa un milione di euro; individuati ma non ancora trovati, altri 20 veicoli trattati dall'organizzazione criminale per un valore commerciale di circa quattro milioni di euro.Gli arresti sono avvenuti tra il Lazio e la Campania. Circa cento gli agenti della polstrada coinvolti. Trovati anche ulteriori veicoli industriali di provenienza illecita, attrezzature informatiche e software per creare false carte di circolazione e false assicurazioni. Tutti gli arrestati saranno portati in carcere a Regina Coeli a Roma.

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