Nobel/ Oggi la letteratura, aspettando premio per la pace

Nobel/ Oggi la letteratura, aspettando premio per la pace In pole position Mario Vargas Llosa: chissà...

Roma, 8 ott. (Ap) - Si assegna oggi il premio Nobel per laLetteratura. Nella ridda di ipotesi e controipotesi checontinuano a moltiplicarsi, i nomi in pole position sono glistessi di sempre. Ma a sentire critici e appassionati, il Nobel per la letteratura 2009 dovrebbe toccare finalmente a uno dei grandi della letteratura statunitense, da Philip Roth - in predicato ormai da oltre 15 anni - al principe dei postmoderni, Don de Lillo, al rude Cormac McCarthy o persino all'enigmatico Bob Dylan o al re degli invisibili, Thomas Pynchon (del resto, dicono le statistiche, gli Usa non vedono il Nobel dal '93, quando si affermò l'autrice di "Amatissima", Toni Morrison).Insomma, il Nobel per la letteratura finora è stato troppo 'europeista'. E non a caso: colpa anche della tradizionale resistenza degli accademici di Svezia, che per bocca dell'allora segretario permanente dell'Accademia svedese Horace Engdahl, accusarono esplicitamente l'anno scorso gli autori statunitensi di avere uno sguardo un po' troppo "provinciale", troppo miope, almeno rispetto ai loro colleghi del vecchio mondo ("l'Europa è ancora la culla mondiale della letteratura"). Le cose però sono cambiate, Engdhal non è più al suo posto e il nuovo segretario, Peter Englund, è ancora un'incognita per gli addetti ai lavori.Agli europei, in ogni caso, il Nobel è andato lo scorso anno, col ben poco noto Jean-Marie le Cleziò e allora potrebbe riprendere quota un'antica ipotesi: un autore americano ma non yankee; uno scrittore del nuovo mondo che usi un'antica e venerabile lingua europea. In altri termini, un autore latino-americano e tra questi, il più europeo di tutti (e anche il più noto) è Mario Vargas Llosa.E gli italiani? Il nome più gettonato (anche questo da anni) è quello di Claudio Magris, ma la stampa svedese, l'anno scorso, aveva fatto anche i nomi di Antonio Tabucchi e Alberto Bevilacqua.Le previsioni sono fatte per essere smentite. Meglio tenerlo a mente anche venerdì mattina, quando sarà annunciato l'attesissimo premio Nobel per la Pace a Oslo. Pare che il comitato del Nobel norvegese abbia aspettato fino all'ultimo momento per scegliere, fra il numero record di 205 candidature, il vincitore. La scelta è arrivata infatti solo lunedì quando il comitato si è riunito una ultima volta.Il suo segretario, Geir Lundestad, ha detto all'Afp: "Abbiamo raggiunto una decisione". "Abbiamo fatto più riunioni del solito perché questa volta c'era un enorme numero di candidati. Inoltre due nostri membri sono nuovi e poi ci teniamo ad utilizzare il tempo a nostra disposizione per fare la scelta giusta", ha spiegato."Speriamo da lungo tempo che il premio sia assegnato ad undifensore dei diritti umani russo. L'Ong Memorial o la militante Svetlana Gannoushkina sarebbero degli ottimi candidati", afferma Bjoern Engesland, presidente per la Norvegia del comitato Helsinki per i diritti umani.Il dissidente cinese Hu Jia, il Primo ministro dello Zimbabwe Morgan Tsvangirai, il bonzo e dissidente vietnamita Tchich Quang Do, l'avvocatessa cecena Lidia Iussupova e l'ex ostaggio franco-colombiano Ingrid Betancourt sono fra i favoriti dei bookmakers. L'anno scorso, il premio - una medaglia d'oro, un diploma e un assegno da un milione di euro - è stato conferito all'ex presidente e mediatore finlandese Martti Ahtisaari.

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