F1/ Massa accusa Alonso,poi dietrofront:Crashgate?Assolto da FIA

F1/ Massa accusa Alonso,poi dietrofront:Crashgate?Assolto da FIA Brasiliano della Ferrari:"Non poteva non sapere strategia Piquet"

Roma, 15 ott. (Apcom) - Prima le accuse a Fernando Alonso sul crashgate di Singapore 2008 parlando con i giornalisti brasiliani, "impossibile che non conoscesse la strategia del suo compagno di squadra", poi il dietrofront che Felipe Massa ha affidato all'istituzionale sito della Ferrari, con la dovuta precisazione: "Il consiglio mondiale della FIA ha stabilito che non c`è nessuna prova che Fernando fosse informato di quanto sarebbe accaduto ed io rispetto questa decisione". Piccolo incidente diplomatico in casa Ferrari in vista di una collaborazione che necessariamente non può partire con il piede sbagliato, visto che dal Mondiale 2010 il brasiliano e lo spagnolo saranno compagni di squadra.Il crashgate ideato dalla Renault due anni fa, che ha portato alla radiazione del responsabile della scuderia francese Flavio Briatore e che, punti alla mano, Massa considera decisivo per il titolo iridato perso di un punto a fine stagione nel duello con l'inglese Lewis Hamilton, rappresenta indubbiamente per i giornalisti brasiliani un piatto succulento da servire ai loro lettori e ai tifosi di Massa. Con il pilota della Ferrari, ancora fermo per l'incidente nelle qualifiche del Gran Premio d'Ungheria di due mesi fa, che comunque si ritiene vittima di quel disegno. "E' ovvio che io sia molto dispiaciuto per quello che emerso a proposito di quanto successo a Singapore l'anno scorso", dice Massa dal sito della Ferrari. "Ma ho già detto quello che ne penso diverse volte e ora è giunto il momento di chiudere definitivamente questa pagina e di guardare avanti".Guardare anche al rapporto che dovrà instaurare con Alonso: "Quello che è certo - dice Massa - è che quell'episodio non condizionerà in alcun modo il rapporto che avrò con Fernando quando saremo compagni di squadra. Quello che ho detto (sul suo possibile coinvolgimento nel crashgate, ndr.) è frutto di una mia sensazione e non si basa su alcun elemento concreto".

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