Bankitalia,il Pil torna a crescere ma la ripresa è ancora incerta

Bankitalia,il Pil torna a crescere ma la ripresa è ancora incerta Male i conti pubblici. Persi 500mila posti di lavoro

Roma, 15 ott. (Apcom) - Il Pil italiano è tornato a crescere dopo 15 mesi di caduta continua, ma l'intensità della ripresa economica "rimane incerta". Lo sostiene la Banca d'Italia nel Bollettino economico, secondo cui nel terzo trimestre la crescita è stata di circa l'1% rispetto ai tre mesi precedenti. "Anche in Italia - afferma via Nazionale - si stima che nel trimestre estivo il Pil sia tornato a crescere, dopo cinque trimestri consecutivi di contrazione, che avevano riportato la produzione ai livelli della fine del 2000. L'incremento è stimabile nell'1% circa sul periodo precedente".Bankitalia accende comunque un faro sui conti pubblici che sono in "forte deterioramento", anche perchè sulle loro prospettive pesa l'incertezza "ancora elevata" della ripresa economica. "Lo stato dei conti pubblici è in notevole peggioramento, risentendo soprattutto della dinamica particolarmente negativa delle entrate", afferma Via Nazionale che sottolinea che nei primi nove mesi del 2009 "il gettito tributario erariale si è ridotto del 3,2%, nonostante la forte crescita di alcune imposte sostitutive straordinarie".Palazzo Koch richiama l'attenzione poi sulla perdita dei posti di lavoro nei mesi della crisi, sul forte calo del reddito reale delle famiglie e dei consumi. Nel secondo trimestre la perdita generale di posti di lavoro "è risultata di oltre mezzo milione di occupati rispetto a un anno prima, escludendo dal computo l'effetto delle iscrizioni all'anagrafe di lavoratori immigrati". In particolare, "è stata di circa 300mila unità la flessione dei lavoratori comunemente definiti come 'precari', in maggioranza giovani".Forte il calo del reddito reale delle famiglie e dei consumi, che nei primi sei mesi dell'anno sono diminuiti dell'1% e del 2,3% rispetto al primo semestre del 2008. "Secondo stime fondate su un insieme di informazioni ancora largamente incompleto - spiega Palazzo Koch - nella media del primo semestre il reddito disponibile reale delle famiglie consumatrici avrebbe subito una flessione dell'ordine dell'1% rispetto allo stesso periodo del 2008, inferiore a quella della spesa".Continua, inoltre, a contrarsi la crescita dei prestiti del settore bancario a imprese e famiglie. Il credito bancario al settore privato non finanziario "continua a risentire sia di una ridotta domanda di finanziamenti da parte delle imprese, a causa della difficile congiuntura economica, sia di un orientamento ancora restrittivo dei criteri di offerta, seppure con segnali di attenuazione". Ad agosto, "i prestiti risultavano aumentati del 2,2% rispetto allo stesso mese del 2008", ma "un anno prima crescevano a tassi molto più alti, del 10% circa".

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