Marrazzo/ Oggi interrogatorio da gip per carabinieri fermati

Marrazzo/ Oggi interrogatorio da gip per carabinieri fermati Il governatore: vicenda surreale, rimango al mio posto

Roma, 24 ott. (Apcom) - Si terrà questa mattina l'interrogatoriodi convalida del fermo dei quattro carabinieri ritenutiresponsabili di una estorsione ai danni del presidente dellaRegione Lazio, Piero Marrazzo. I militari compariranno davanti algip Sante Spinaci. Gli accertamenti sono stati condotti daicarabinieri del Ros, che nei giorni scorsi hanno inviato alprocuratore aggiunto Giancarlo Capaldo una informativa sulleindagini svolte. Il pubblico ministero titolare del fascicolo èRodolfo Maria Sabelli.Gli indagati dovranno rispondere di estorsione, violazionedi domicilio e della privacy, rapina ai danni del governatore del Lazio che sarebbe stato ricattato perchè sorpreso con un blitz "senza nè titolo nè legge". Un incontro osè, intimo, privato avvenuto a luglio scorso, all'interno di un appartamento con una persona.Al momento, a disposizione di chi indaga, c'è una informativacompilata dalla sezione antidroga del Ros. Gli inquirenti nondanno molto peso a quanto riferito dagli indagati al momento incui gli sono scattate le manette intorno ai polsi. Il procuratore capo Giovanni Ferrara, di concerto con l'aggiunto Giancarlo Capaldo, hanno delegato il pubblico ministero Rodolfo Maria Sabelli, a sostenere l'accusa nell'interrogatorio davanti al gip. Il sostituto ieri si è incontrato con gli investigatori del Ros.L'imperativo, a piazzale Clodio, è quello della massimariservatezza. La notizia dell'indagine non sarebbe dovuta"uscire" - si sottolinea - e adesso bisogna cercare di fare lecose per bene. Ma se da una parte è chiaro che "in questa vicenda non esistono mandanti nè complotti di alcun tipo, ed il caso va inquadrato in un ambito di criminalità comune", dall'altro il ruolo giocato dalla persona che si è incontrata con Marrazzo non è chiaro. Perché se gli ultimi accertamenti sono stati veloci è anche vero che quanto subìto da Marrazzo è stato molto.Il governatore, quel giorno sicuramente terribile, è stato anche rapinato dai carabinieri infedeli dei soldi che aveva nelportafogli durante il blitz. Il fatto l'avrebbe detto lo stessoMarrazzo ai pm quando è stato sentito come parte offesa. Perquesto motivo i militari fermati devono rispondere di rapina.Stando al dossier dei Ros, quattro assegni, per un importocomplessivo di circa 50mila euro, sarebbero stati staccati dalcarnet di Marrazzo per cercare di fermare il tentativo diricatto. Assegni mai incassati e forse spariti dallacircolazione.Secondo quanto accertato il giorno del blitz due carabinieriavrebbero sorpreso Marrazzo nell'appartamento, mentre altri duesarebbero rimasti fuori in attesa. Gli accertamenti sul videocontinuano - si spiega - perché bisogna capire chi l'ha girato.L'uso che se ne voleva fare è abbastanza chiaro. Si volevaricattare il Governatore del Lazio gettandolo in uno scandalo aluci rosse. Proprio come era stato immaginato durante il periododel Laziogate, nel corso dell'ultima campagna elettorale per leelezioni regionali. Quando si voleva danneggiare la corsa diMarrazzo e di Alessandra Mussolini, candidati contrapposti diFrancesco Storace.Un detective fatto diventare spia disse in una intercettazione "Mandiamogli un viados". E quella intenzione malevola e mai realizzata è bastata per alimentare voci, diffamazioni. Per questo oggi Marrazzo ha ringraziato gli investigatori e dato poi subito mandato ad un avvocato di tutelare la sua persona. Tornando al video in questione è stato sicuramente proposto a qualche società di produzione televisiva, forse legata a un gruppo editoriale. Di certo è stato giudicato "invendibile". Forse era destinato a Milano e sarebbe finito nelle mani di un mediatore. Ulteriori accertamenti ci saranno per la droga, di cui gli indagati hanno parlato."Sono quattro mele marce che abbiamo immediatamente scoperto eisolato dall'istituzione alla quale non sono degni diappartenere", ha detto il comandante provinciale dei carabinieridi Roma, generale Vittorio Tomasone, riferendosi ai quattrocarabinieri fermati, sottolineando che "un'indagine rapida erigorosa, ha permesso di isolare le quattro mele marce".Dal canto suo il Governatore Marrazzo, "dispiaciuto che questa bruttissima storia veda coinvolti alcuni carabinieri", ha voluto "comunque rivolgere un ringraziamento all'Arma e allamagistratura per il lavoro svolto", ma ha sottolineato che "iltentativo di estorsione era basato su una bufala", dichiarando di non essere "mai stato oggetto di ricatto". Per il Governatore è "una vicenda surreale" e ha ribadito: "Rimango al mio posto.Continuerò con serietà e determinazione il mio lavoro finoall'ultimo giorno della legislatura". Il suo pensiero infine vaalla famiglia che "voglio preservare con tutte le forze", e daora in poi "parleranno solo i miei legali".

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