Ue/Se vuole presidenza, Blair deve lanciarsi nella campagna

Ue/Se vuole presidenza, Blair deve lanciarsi nella campagna Brown appoggia con vigore la sua candidatura

Roma, 27 ott. (Apcom) - Se aspira davvero alla presidenza dell'Unione europea, è giunto il momento per Tony Blair di sciogliere le riserve ed esporsi in prima persona in una campagna di autopromozione. Lo scrive oggi il quotidiano britannico The Guardian che racconta i retroscena e i movimenti nei corridoi dei 'palazzi" in favore o contro la candidatura dell'ex premier laburista britannico.Un sostegno sicuro è quello di Gordon Brown, che ha preso il posto di Blair a Downing Street. Brown ha sguinzagliato due grosse pedine per fare lobby in favore di Blair: si tratta di John Cunliffe, consigliere per gli affari europei del governo di Londra e di Kim Darroch, ambasciatore britannico all'Ue. Entrambi sono stati incaricati di intensificare gli sforzi per promuovere il nome del leader laburista in Europa. Lo stesso David Miliband, attuale ministro degli Esteri britannico, non lesina sforzi per assicurare la poltrona di Mister Europa a Blair.Ma fonti interne a Whitehall (il ministero degli Interni) lasciano intendere che la poltrona sfuggirà a Blair se non sarà lui stesso a lanciarsi nella campagna: "Tony è in gravi difficoltà a meno che non si decida ad impegnarsi personalmente" nella campagna. La sua riluttanza ad esporsi di persona sembra sia dovuta al timore di ritrovarsi nella stessa, umiliante situazione in cui si trovò Guy Verhostadt, l'ex premier belga, quando venne bocciato come presidente della commissione Ue nel 2004.

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