Pd/ Soro: Domani mi dimetto da capogruppo e non mi ricandido

Pd/ Soro: Domani mi dimetto da capogruppo e non mi ricandido Spero Rutelli non se ne vada, esito competizione va rispettato

Roma, 27 ott. (Apcom) - "Sia io che Anna Finocchiaro abbiamo deciso dalla settimana scorsa di convocare per domani l`assemblea dei parlamentari del nostro gruppo, rassegnare in quella sede, che è l`unica titolata a questa funzione, le nostre dimissioni, attivare la procedura di rinnovo delle cariche così come si fa all`indomani di un cambiamento importante di fase politica. Personalmente aggiungo che io non intendo riproporre la mia candidatura, come sanno da tempo tutti i miei collaboratori a cominciare dai miei due vice, e quindi le informazioni apparse oggi in proposito sono esattamente il contrario della verità". Lo dice a Radio Radicale il capogruppo del Pd Antonello Soro."Mi dimetto non per un contrasto politico né per un atto di straordinaria cortesia - prosegue Soro - ma semplicemente perché considero conclusa la fase politica che mi ha visto alla presidenza del gruppo e considero che il ricambio di classe dirigente fa parte della fisiologia democratica. Ho fatto una bellissima esperienza che insieme a molte soddisfazioni comporta anche una discreta fatica per cui penso che sia normale, arriva il momento di fare un passo indietro. E` una decisione che ho preso dall`estate e credo che sia giusto che si avvii un ricambio del gruppo dirigente di direzione politica del gruppo parlamentare. Questo riguarderà nella sua autonomia l`assemblea dei deputati di questa Camera e penso che dovremmo farlo nello spirito della massima coesione, perché la scelta di un segretario politico possa essere una premessa per dare un pò più di stabilità e di prospettiva di lungo periodo ad un partito che avrà una guida segnata dalla mozione politica che ha vinto le primarie, ma credo nello spirito di una inclusione e di una partecipazione nella quale si riconoscano tutti"."Spero - dice ancora Soro - che le notizie circa l`uscita di Rutelli dal Pd non siano fondate. La mia convinzione di democratico, non di ex di niente, mi spinge ad essere impegnato nella vita del partito con lo stesso entusiasmo con il quale ho concorso alla nascita del Pd. E` giusto che il segretario vincente abbia la responsabilità e non ho dubbi che saprà cogliere la complessità del Partito democratico, ma nel Pd si partecipa alle competizioni per rispettarne l`esito, non per scapparne via".

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