Camorra/Così si muore a Napoli: in video shock agguato nel centro

Camorra/Così si muore a Napoli: in video shock agguato nel centro Procura lo rende pubblico per identificare killer e 'palo'

Napoli, 29 ott. (Apcom) - Il video dura pochi secondi. E' giorno. Si vede l'esterno di un bar: tendone a strisce abbassato, giochino giallo a gettoni per bambini e un grosso banco per gelati. Sembra un filmato qualsiasi, invece, è la ripresa di un omicidio di camorra. In diretta, infatti, è stata registrata la morte di Mariano Bacioterracino avvenuta nel quartiere napoletano della Sanità lo scorso 11 maggio.La Procura della Repubblica di Napoli, per dare una svolta alle indagini, ha disposto la diffusione in video. Agghiaccianti le immagini riprese da una telecamera di un circuito di videosorveglianza. C'è un uomo con alcune buste della spesa che traffica con dei soldi e aspetta. Forse è il 'palo'. Intanto un uomo, camicia bianca, maglietta nera e jeans sta fumando una sigaretta, sembra spensieratamente, è appoggiato al distributore di giochini per bimbi. Si volta. La sua attenzione viene richiamata da un uomo che ha le mani in tasca e che sta uscendo dall'esercizio commerciale. Il killer ha un cappello con visiera, jeans, giubbotto scuro e scarpe da ginnastica, gli si avvicina alle spalle e lo spinge leggermente. La vittima si inginocchia e poi, in una frazione di secondo, si stende al suolo. E' un attimo: il sicario gli avvicina la pistola alla nuca e spara. Un colpo secco mentre il 'palo' si allontana. Il killer si incammina velocemente ancora con la pistola in pugno.La Procura partenopea ha deciso di diffondere il video sollecitando la "collaborazione di chiunque sia in grado di fornire informazioni utili all'identificazione del killer e del suo correo". Il provvedimento è stato adottato "in quanto a tutt'oggi - si legge in una nota - non è stato possibile identificare né l'esecutore materiale del delitto né la persona che si ritiene abbia svolto nell'occasione il ruolo di 'specchiettista', entrambi ben visibili nel video". La Procura, dunque, ha firmato un decreto che rende pubblico il filmato sperando che la sua diffusione aiuti, con la collaborazione di chi può dare indizi utili, le indagini.

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