Bce/ Tassi fermi a 1%, Trichet:graduale ripresa ma allarme conti

Bce/ Tassi fermi a 1%, Trichet:graduale ripresa ma allarme conti No a tagli delle tasse, deriva bilanci mina fiducia e ripresa

Roma, 5 nov. (Apcom) - Mentre si consolidano le prospettive di una "graduale ripresa" di Eurolandia, il costo del danaro resta inchiodato al minimo storico dell'1 per cento, e la Banca centrale europea continua ad inviare segnali che non lasciano presagire variazioni nel breve termine. Ma allo stesso tempo l'istituzione di Francoforte appare sempre più allarmata dalla deriva dei conti pubblici, che tra crisi economica e misure per contrastarla sta coinvolgendo molti paesi. Può minare la fiducia generale, e così la stessa ripresa economica, perfino "complicare" il compito della Bce nel garantire la stabilità dei prezzi.Un messaggio che potrebbe rappresentare un monito indiretto ai governi, mentre l'euro è risalito a 1,49 dollari. La Bce chiede di approntare quanto prima strategie di uscita "credibili" dal deterioramento dei conti pubblici. No ai tagli delle tasse: "andrebbero presi in considerazione solo nel medio termine, quando i paesi avranno riguadagnato sufficienti margini di manovra nel bilancio", ha affermato il presidente Jean-Claude Trichet, durante la conferenza stampa al termine del Consiglio direttivo. Piuttosto il risanamento dovrà fare leva su riduzioni della spesa e avviarsi "al più tardi" nel 2011, come concordato all'Ecofin.Quanto all'inflazione, dopo i valori negativi di questi mesi la Bce prevede che torni positiva ma resti "sommessa" nel periodo rilevante per le sue decisioni. In questo quadro i tassi "restano appropriati", ha detto Trichet, utilizzando nuovamente un termine che i mercati interpretano come un'indicazione sull'orientamento a non operare variazioni nel breve periodo.(segue)

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