Iraq; Voto, sondaggio:45% l'affluenza, preferenze a liste laiche
Roma, 30 gen. (Apcom) - Scarsa affluenza alle urne, con un
indicazione di voto che danno in netto vantaggio le liste "laiche
e democratiche" subito seguite da quelle "locali e indipendenti",
che insieme raccoglierebbero la meta delle preferenze . E' quanto
indica un sondaggio condotto dal quotidiano iracheno Assabah,
sulle indicazione del voto per le elezioni amministrative che si
svolgeranno domani in Iraq, che accreditandoli il 10% di
preferenze, prospetta una cocente sconfitta delle liste dei
partiti religiosi.
L'indagine è stata condotta su 6103 campioni (62% uomini e 38%
donne) distribuiti su tutto il territorio nazionale. Secondo i
dati pubblicati da Assbah, organo d'informazione di stato, il
45,3% hanno dichiarato che andranno alle urne, mentre 22,4% "sono
gli indecisi", e il 33,2% "non voteranno". Il 41% non
parteciperanno al voto, "perchè delusi dalle mancate promesse
delle liste votate in precedenza", mentre il 22,2%, "non si sente
comunque rappresentato".
Sulle indicazioni di voto raccolte dal sondaggio, anche se
articolati, i dati indicano una preferenza per le liste
"democratiche e laiche" del 27,2% del campione che arriverebbero
primi in 6 province: Baghdad, Babilonia, Nassiriya, Diwaniya,
Wasit e Meesan. Seguiti con il 23,6% di "liste locali e
indipendenti". Stando al sondaggio, le liste dei partiti
religiosi, che detengono la stragrande maggioranza dei seggi del
parlamento, avrebbero solo il 10,5% delle preferenze.
Domani, andranno alle urne gli elettori di 14 delle 18 province
del Paese, per un totale di circa 15 milioni di votanti. Essi
dovranno scegliere fra più di 14mila candidati, espressioni di
oltre 400 partiti o movimenti, i quali si contenderanno i 440
seggi disponibili. Sono escluse dalla tornata elettorale le tre
province autonome curde e la città di Kirkuk, nel nord del Paese.
La campagna elettorale si è conclusa ieri sera, per un "periodo
di riflessione" in attesa del voto.