Islanda, Premier Haarde non si ricandiderà a elezioni anticipate
Reykjavik, 23 gen. (Ap) - Il primo ministro islandese Geir
Haarde, alle corde per la crisi economica e affetto da gravi
problemi di salute, ha annunciato che non si ricandiderà alle
elezioni anticipate che intende convocare il 9 maggio.
Haarde, 57 anni, ha detto che la sua decisione è stata presa a
seguito del tumore maligno alla gola che i medici gli hanno
diagnosticato la settimana scorsa durante un esame di routine. Il
suo è il primo governo a cadere a causa della crisi economica
globale, che ha colpito molto duramente l'Islanda.
Le banche del Paese scandinavo sono crollate in autunno sotto il
peso di ingenti debiti, della crescita dell'inflazione e della
disoccupazione, senza trascurare il crollo della corona. Il
governo ha reagito nazionalizzando una delle banche più
importanti, cercando l'aiuto del Fondo Monetario internazionale
(Fmi), tagliando i tassi di interesse e adottando altre misure.
Haarde, primo ministro da meno di due anni, ha dovuto
fronteggiare proteste anti-governative sempre più dure la scorsa
settimana: la sede del parlamento è stata a volte il teatro di
violenti scontri.
Il primo ministro ha dichiarato che un check-up medico la
settimana scorsa ha rivelato la presenza di un piccolo tumore
alla gola e che la biopsia ha accertato che è di natura maligna.
I suoi medici gli hanno spiegato che deve immediatamente
sottoporsi a un intervento chirurgico, che sarà effettuato
all'estero. Haarde si è detto "ottimista" sulla capacità di
superare la malattia, ma ha detto di non poter essere certo di
ristabilirsi pienamente. "E' impossibile escludere la possibilità
che la situazione possa prendere una direzione più negativa nel
lungo termine", ha detto in una dichiarazione pubblicata sul sito
internet del governo, "Nell'ottica dell'incertezza che
inevitabilmente scaturisce dalla natura della patologia che mi è
stata diagnosticata, ho deciso di non cercare la rielezione come
leader del Partito dell'Indipendenza".
La rivelazione sul tumore ha placato i manifestanti, che si
erano radunati all'esterno della sede del partito. La decisione
sulle nuove elezioni deve ancora essere approvata dall'alleato
della coalizione di Haarde, il Partito dell'Alleanza. Il
presidente Ingibjorg Gisladottir, che ieri aveva chiesto di
votare in primavera, tornerà in serata della Svezia dove si è
sottoposta a un'operazione. E' stata in terapia per un tumore al
cervello, di natura benigna.
Steingrimur J. Sigfusson, il capo del partito all'opposizione
Sinistra Verde, ha spiegato che il suo partito è soddisfatto
della decisione ma avrebbe gradito che il voto si svolgesse prima
di maggio. "Ogni settimana è dispendiosa", ha dichiarato a Ruv
Radio, sostenendo che si sta perdendo tempo prezioso nel disporre
iniziative per evitare il crollo dell'economia. "E' un grande
passo avanti che il governo si sia reso conto che elezioni questa
primavera sono inevitabili", ha aggiunto. "Mi auguro il meglio
per la salute del primo ministro. Ma le richieste dei cittadini
erano sia per nuove elezioni sia per le dimissioni dell'attuale
governo e quelle richieste valgono ancora".
Le manifestazioni a Reykjavik si sono fatte sempre più tese
dalla settimana scorsa, con la polizia che ha usato i lacrimogeni
per la prima volta dal 1949 per controllare i più esagitati in
una nazione solitamente molto tranquilla. I manifestanti hanno
accusato l'esecutivo di aver portato il Paese al disastro
finanziario. Masse anche di duemila manifestanti si sono
riversate all'esterno del parlamento nei giorni recenti per
denunciare il governo.
Haarde ha annunciato che il congresso generale del Partito
dell'Indipendenza sarà posticipato; programmato inizialmente per
29 gennaio, si terrà dal 26 al 29 marzo. Il premier uscente ha
promesso che l'esecutivo continuerà a cercare di risolvere la
crisi economica.