Terrorismo; Jihad egiziana a Bin Laden: dichiari tregua con Usa
Roma, 23 gen. (Apcom) - Una tregua unilaterale di 120 giorni con
gli Stati Uniti per dare tempo al nuovo presidente Usa Barack
Obama di trasformare in fatti il "nuovo corso" che ha annunciato
di voler percorrere con il mondo islamico ed anche per avere già
dato ordine di chiudere il carcere di Guantanamo. E' quanto la
Jihad islamica egiziana chiede ai "Fratelli" lo sceicco Osama Bin
Laden e il medico Ayemen al Zawahiri in un "appello urgente"
pubblicato sul sito web dello stesso gruppo fondamentalista
islamico Jaama Islamiya (Congrega islamica) che nell'ottobre 1981
rivendico l'assassinio del ex presidente egiziano Anwar Sadat.
L'appello pubblicato oggi che ha già fatto il giro dei siti
fondamentalisti islamici è firmato dallo Sheikh Issam Darbalah,
esponente del gruppo che vuole ripristinare "il califfato
islamico". Nella sua lettera, Darballah, rivolgendosi a Bin Laden
e al Zawahiri, scrive di essere "spinto dall'amore e la passione
che ci divide per il bene dell'Islam e dell'umanità". "Obama, nel
suo discorso d'insediamento come presidente dell'America - recita
il testo - rivolgendosi al mondo islamico ha detto: 'noi abbiamo
bisogno di un nuovo corso", "egli - spiega - chiede quindi di
percorrere un nuovo cammino lontano dalla strada cieca percorsa
dal folle Bush".
Elencando le frasi salienti del discorso presidenziale
riguardanti "il reciproco rispetto" con l'Islam; "il ritiro
dall'Iraq"; "la pace in Afghanistan", l'esponente fondamentalista
rivolgendosi ai destinatari del suo appello mette in guardia dal
rifiutare in modo aprioristico questa "mano tesa all'Islam" da
Obama. Anche nella convinzione che le scelte di Obama sarebbero
dettate dalla grave crisi finanziaria e dalla necessità della
nuova amministrazione democratica di uscire dal 'pantano'
iracheno e afgano, i jihaddisti egiziani sono convinti della
'convenienza' della loro scelta: "perchè non è detto che un
eventuale crollo dell'impero Usa" possa favorire necessariamente
la nascita del califfato islamico.
Un califfato che potrebbe avere speranze di rinascita se solo si
offrisse una tregua unilaterale di 120 giorni "a partire dalla
data dell'insediamento": "Cosa c'è di male - prosegue il testo -
se al Qaida annuncia a sua volta: anche noi tendiamo la mano
della pace? Una pace basata sugli 'interessi reciproci'; che
raelizzi l'indipendenza dell'Iraq e dell'Afghanistan"; "che
realizzi le speranze dei nostri popoli di vivere all'ombra di un
governo islamico"; "che realizzi la liberazione dei nostri
ostaggi con in cima il fratello Omar Abdul Rahman"; "che realizzi
l'abbandono della cieca politica pro-Israele".