Violenze in comunità di minori
Frate sotto accusa ad Antegnate

Pesanti accuse di abusi sessuali nella comunità per minori e stranieri «Oasi 7» di Antegnate: al momento nessun fascicolo aperto dalla Procura di Bergamo.

Una denuncia per violenza sessuale è stata presentata alla Procura di Roma contro A. Z., frate minore cappuccino di 71 anni, fondatore del gruppo di comunità Oasi 7 – di cui fa parte la cooperativa «Rinnovamento» di Antegnate – specializzate nell’ospitalità psicoterapeutica di giovani con problemi di tossicodipendenza e dell’accoglienza di profughi e minori in difficoltà. Ed è da un ragazzo straniero ospitato che arriva la querela. Il giovane, maggiorenne, rimasto nella comunità di Antegnate dal 2014 fino a pochi mesi fa, nella denuncia racconta di aver subito abusi sessuali dal frate.

La vicenda, pubblicata ieri dal Corriere della Sera, non s’è ancora trasformata in indagine. La Procura di Roma infatti ha accolto la querela che trasmetterà alla Procura di Bergamo, competente per territorio. Da capire il perché il giovane si sia rivolto alla magistratura capitolina e non a quella bergamasca. «Non possiamo fornire informazioni», rispondeva ieri il personale dello studio legale romano Bernardini De Pace che assiste il denunciante. Oltre alla denuncia penale è stata presentata un’istanza in Vaticano perché il religioso venga ridotto allo stato laicale.

La presunta vittima racconta anche di un’aggressione di due mesi fa – quando se n’era già andato da Antegnate – da parte di due albanesi alla stazione di Bergamo, da leggersi – stando al denunciante – come avvertimento a non tornare alla comunità. Alla denuncia sono state allegate foto e filmati che – secondo il giovane – immortalerebbero momenti compromettenti. Ieri non è stato possibile contattare la difesa dell’accusato, né parlare con i responsabili dell’Oasi7.

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