Autovelox: diminuiscono le multe
Giù anche gli incidenti

Dai cinque dispositivi attivi elevate contravvenzioni per 700 mila euro in meno del 2018. Tutti confermano: «Così strade più sicure».

Sono in calo le multe per eccesso di velocità contestate con l’ausilio degli autovelox fissi. Nella Bergamasca sono cinque attualmente i dispositivi in funzione (su dieci autorizzati), e altri due potrebbero arrivare quest’anno (ne parliamo nell’articolo qui sotto). In totale nel 2019 le amministrazioni pubbliche (Comuni e parzialmente la Provincia, laddove esiste una convenzione) hanno incassato circa un milione e 360 mila euro, cifra nettamente inferiore ai due milioni del 2018 e lontana anni luce da quanto incassa annualmente la Provincia di Brescia, circa 20 milioni di euro.

I motivi sono molteplici, ma sono legati soprattutto al crollo delle contravvenzioni elevate lungo la 42 a Lovere, in uscita dall’omonima galleria in direzione Bergamo. Qui il limite di velocità si è alzato da 70 a 90 chilometri orari: la prima conseguenza è che il numero delle multe è crollato: «Siamo in attesa dei dati definitivi – spiega Michele Lorandi, il comandante della Polizia locale – ma sicuramente saremo al di sotto delle 20.425 multe emesse nel 2018». Nel 2019 potrebbero essere tra le 4.000 e le 5.000. Il Comune potrebbe incassare 400 mila euro contro i due milioni e 200 mila euro indicati nel bilancio di previsione del 2019. Il dato sarà reso pubblico soltanto quando verrà approvato il prossimo strumento di programmazione economica e finanziaria, ma sembra chiaro che l’amministrazione comunale guidata da Alex Pennacchio dovrà rivedere e di molto la parte di bilancio indicata come «spesa corrente» che comprende anche tutte le attività culturali, ricreative e turistiche della cittadina.

A Treviglio l’autovelox è stato installato nell’aprile 2013 in via Bergamo (ex strada statale 42). Nel 2019 il sistema ha rilevato 2.682 infrazioni, facendo scattare altrettante sanzioni amministrative per complessivi 212 mila euro: nel 2018 erano state 2.632 e le multe pari a 207 mila euro. Il limite in quel tratto della ex statale, in entrambi i sensi di marcia, è di 90 chilometri orari e viene registrato mezzo chilometro prima del punto in cui si trova l’autovelox. L’installazione del misuratore di velocità nel tempo ha generato una forte riduzione del numero di incidenti: dal 2013 al dicembre 2019 sono stati mediamente sette l’anno, un terzo circa in meno rispetto a quando l’autovelox non c’era.

I dispositivi sulla statale 42 a Albano e Brusaporto registrano anche il passaggio dei veicoli: verso Lovere (Comune di Brusaporto) sono transitati 6 milioni e 587 mila passaggi (4.431 le sanzioni elevate, 12 al giorno), verso Bergamo (Comune di Albano) 4 milioni e 97 mila (2.701 sanzioni). «I 378 mila euro incassati dalle sanzioni del 2019 – commenta Fabio Masserini, comandante della polizia locale dell’Unione dei Colli (che comprende Brusaporto) – verranno utilizzati come previsto dalla normativa per la sicurezza, la viabilità e la segnaletica stradale. L’autovelox non è la gallina dalle uova d’oro, ma uno strumento utile per la sicurezza e non uno strumento per fare cassa». L’autovelox in quel punto è stato installato nel 2002 e «possiamo dire con soddisfazione che gli incidenti si sono ridotti drasticamente rispetto al 2002 – afferma Enzo Fiocchi, ora assessore alla Sicurezza del Comune di Albano – e anche le sanzioni si sono abbattute in modo significativo, almeno del 30%. Questo è il frutto della campagna per la sicurezza che si sta portando avanti con i controlli e l’inasprimento delle sanzioni. L’autovelox è un deterrente utile in un tratto di strada pericoloso, dove gli incidenti accaduti in quel tratto sono legati all’accesso di velocità e ai contromano effettuati».

Lungo la corsia verso Bergamo, nel 2019, si sono conteggiati meno passaggi di mezzi rispetto che sulla corsia opposta: «Sono quattro milioni e 96 mila di cui tre milioni 897 sono auto, la parte rimanente sono autocarri e pullman. Le sanzioni verranno utilizzate, come previsto dal codice, per la sicurezza stradale», conclude Fiocchi.

Un leggero incremento rispetto all’anno precedente delle infrazioni al codice della strada a Mozzanica lungo la ex statale 11. Questo dicono i dati forniti al sindaco Bruno Tassi dalla polizia locale dell’Unione delle Terre del Serio sui rilevamenti effettuati dall’autovelox fisso collocato lungo l’ex statale 11 nel 2019. L’apparecchiatura, posizionata all’altezza della zona commerciale del paese, fa molto meno male, in termini di numero e di entità delle multe, rispetto al passato. Merito di più fattori (attenzione da parte di chi guida, passaparola, segnaletica) ma anche e soprattutto delle nuove rotatorie costruite nell’ambito della riqualificazione dell’ex statale 11 in questa porzione di territorio mozzanichese e del semaforo di attraversamento pedonale adiacente alla rotatoria più piccola, che frenano non poco le auto in transito. Attivo dal 2003, gestito dalla polizia locale dell’Unione dei Comuni delle Terre del Serio (Bariano, Pagazzano, Morengo, Fornovo e Mozzanica, con il sindaco di quest’ultimo, Bruno Tassi, presidente di turno dal 1° gennaio scorso), l’autovelox fisso ha effettuato durante lo scorso anno 3.633 rilevazioni per un accertato di 227.117 euro a fronte delle 3.607 dell’anno prima, per un accertato di 217.024 euro. Niente a che vedere con i 984.092,07 euro del 2012 ed i 970.813,74 euro del 2011. «È normale –commenta il sindaco Tassi – che nel numero di sanzioni elevate tramite l’autovelox fisso vi sia stata una flessione in questi ultimi anni. La viabilità è molto cambiata. Tuttavia il numero dei verbali è ancora troppo alto».

(Hanno collaborato: Monica Armeli, Giuseppe Arrighetti, Fabrizio Boschi e Luca Maestri)

© RIPRODUZIONE RISERVATA