Aveva preso Sara a martellate sul treno
Per il romeno la «prova dei pantaloni»

La Procura milanese è pronta a chiudere con il «botto» le indagini a carico di Marian Verdi, il pluripregiudicato romeno in carcere per l’aggressione ai danni della 22enne di Ciserano Sara Arnoldi, la ragazza presa a martellate in testa due sabati fa sul treno Treviglio-Milano per una rapina da 15 euro e un cellulare.

Di fronte alle dichiarazioni del 32enne senza tetto, che nel corso dell’interrogatorio di convalida del fermo indiziario davanti al gip milanese Maria Vicidomini ha continuato a negare ogni responsabilità, il sostituto procuratore di Milano Bruna Albertini è convinto di avere con sé un asso. Leggi: sui pantaloni con le toppe alle ginocchia indossati dall’aggressore al momento del fattaccio risultano esserci alcune piccole tracce di sangue.

Novantanove su 100 quelle tracce di sangue dovrebbero appartenere alla malcapitata studentessa del corso di Economia all’università Cattolica del capoluogo lombardo che, al momento di essere colpita al spalle con un martelletto frangivetro, era da sola nel vagone. Per questo, la Scientifica dei carabinieri è alacremente al lavoro. In caso di identificazione del Dna della donna, il romeno, che la vittima ha già provveduto a riconoscere e a descrivere con dovizia di particolari, sarebbe gravato da indizi più che schiaccianti.

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