Banda larga, scommessa da 30 milioni
La mappa della velocità in Bergamasca

L’aggettivo che accompagna il progetto è chiaro: «Strategico». Perché questo è l’ennesimo gap che frena l’Italia, e recuperare il terreno perduto è fondamentale. Ma di strada da fare ce n’è ancora parecchia, anche a Bergamo. Persino in città, ma soprattutto nelle valli.

Il Piano nazionale per la banda ultralarga è un work-in-progress il cui orizzonte è meno lontano: entro il 2020, secondo l’«Agenda Europea 2020», l’85% della popolazione dovrà essere raggiunta da infrastrutture in grado di veicolare servizi internet a velocità pari o superiori a 100Mbps, garantendo al contempo al 100% dei cittadini l’accesso alla rete internet ad almeno 30Mbps.

Al termine del 2017, solo una manciata di comuni orobici – sparpagliati prevalentemente tra pianura e Isola, e parzialmente ai piedi delle valli – erano incamminati di buon passo sulla strada del traguardo. A Verdellino, ad esempio, sul fronte dei 30Mbps si è arrivati a una copertura del 90,2% delle unità immobiliari, a Treviglio dell’86,5%, a Bonate Sotto dell’84,6%, a Seriate dell’81,3%; in altri undici località, invece, da Alzano e Stezzano, si è raggiunta una copertura tra il 50 e il 70%: in più della metà delle abitazioni o degli uffici, dunque, si può navigare a velocità sostenuta, con tutti i benefici – anche economici, per le aziende – del caso. Già il 2018 sarà un anno di svolta: secondo i dati raccolti dalla banca dati interattiva del ministero dello Sviluppo economico, ad Almenno San Bartolomeo, Castione della Presolana, Oltre il Colle, Serina e Urgnano si dovrebbe arrivare al 100%, mentre in altri undici comuni l’asticella sarà sopra il 90%; oltre ai paesi coperti già capillarmente, dunque, i lavori per «rispettare» il Piano si concluderanno già a dicembre di quest’anno tra Calusco d’Adda, Cene, Ciserano, Dalmine, Gorle, Sotto il Monte e Vertova.

Al momento, invece, praticamente tutti i comuni di montagna sono allo 0% di copertura. E nemmeno Bergamo città viaggia alla velocità della luce: al termine del 2017, solo il 48,6% delle abitazioni site sul territorio comunale risultava raggiunto dalla bandaultralarga, il dato peggiore tra tutti i capoluoghi lombardi; si migliorerà a fine 2018, quando il dato salirà al 72,4%, poi nel 2019 (96,4%).

A questo link potete trovare le mappe con la previsione di avanzamento della rete a banda larga.

Banda Ultralarga

Ecco il nuovo portale dove i cittadini potranno monitorare l'avanzamento della piano Banda Ultralarga

Ma come funziona, questo avanzamento dei lavori? Contribuisce anche lo Stato, in maniera cospicua. Sul piatto, per la Lombardia, infatti, l’«Agenda del governo ha messo 381 milioni di euro, a cui si sommano altri 69 milioni assicurati dalla Regione, attraverso i i quali verranno “infrastrutturate” tutte le aree bianche (cioè quelle in cui la banda larga è inesistente e dove difficilmente sarà sviluppata per iniziativa del privato, ndr)», spiega Matteo Rossi, presidente della Provincia. Proprio via Tasso, poco prima della scorsa estate, ha «firmato un accordo con Infratel, società del ministero dello Sviluppo economico: sarà questo soggetto ad attuare in Lombardia la strategia nazionale».

I cantieri che sorgeranno per adeguarsi al Piano porteranno, di riflesso, anche benefici economici: «Credo che nella nostra provincia possano arrivare cantieri per 30 milioni di euro – spiega Rossi -, aprendo così un’occasione veramente importante per l’economia locale e le imprese bergamasche».

La partita è cruciale: «Sappiamo quanto per un’impresa che vuole competere sul mercato non avere la banda larga sia come non avere una strada su cui far passare i propri mezzi, e questo problema riguarda tantissime aziende bergamasche – ragiona il presidente della Provincia -. Ora, però, sappiamo che la situazione è destinata a migliorare nettamente».

© RIPRODUZIONE RISERVATA