«Brebemi, 30-35 mila auto al giorno
E la vecchia A4 continua a crescere»

La denuncia di Legambiente: «Intervenga lo Stato e tramite Anas si riprenda la concessione»

«Legambiente è in possesso dei dati sul traffico lungo la Brebemi che verranno resi noti a giorni dall’Aiscat. Nel 2015 la media giornaliera è stata di 30-35.000 veicoli in ambo le direzioni, per un’autostrada che è costata 2,4 miliardi di euro e pensata con una capacità di 120.000 veicoli al giorno. A oggi non si raggiunge nemmeno la cifra prevista l’anno scorso di 60.000 veicoli» denuncia Dario Balotta, responsabile regionale trasporti di Legambiente.

«Numeri imbarazzanti nonostante nel 2015 si siano verificate tutte le condizioni ottimali per spingere il traffico su Brebemi: è stato l’anno di Expo, con una modesta ripresa economica, sono stati installati i cartelli indicatori, Brebemi è stata inserita su Google Maps e l’autostrada e ha fatto uso di tariffe scontato nel weekend. Tutto questo non è servito a nulla, perché il pedaggio di Brebemi è ancora doppio rispetto a quanto si paga sull’A4, che infatti sugli 80 chilometri della tratta Milano-Brescia che corrono paralleli a Brebemi ha visto aumentare il traffico fino a 290.000 veicoli giornalieri. Mentre questa infrastruttura, sconsigliata dal mercato ma voluta dall’ostinazione di Regione Lombardia, rimane sottoutilizzata. Con 35.000 veicoli al giorno non si saldano nemmeno i finanziamenti delle banche e lo Stato non vedrà mai ripagati i prestiti e le garanzie concesse attraverso Cassa Depositi e Prestiti e Banca Europea degli Investimenti».

«A questo punto è necessario che intervenga lo Stato, non come stampella ma come attore. Attraverso l’Anas deve riprendersi la concessione e offrire il servizio ai cittadini che quell’autostrada l’hanno pagata tre volte: con le tasse, con le tariffe e con 900 ettari di suolo agricolo cementificato. Almeno che possano usufruirne. Discorso che vale anche per Teem (Tangenziale Est Esterna Milano) e per Pedemontana, condannate allo stesso destino di BreBeMi e ad introiti largamente inferiori alle aspettative» conclude Balotta.

«Il fallimento annunciato di Brebemi lo dovranno pagare i privati, i costruttori e le banche. L’autostrada deserta, che doveva essere a zero finanziamento pubblico, ha già ottenuto circa 270 milioni di euro dal Governo e 60 dalla Regione Lombardia. Brebemi è l’emblema di un disastro economico e ambientale voluto da privati e dalla connivenza con amministratori complici del potente di turno» attacca il consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle, Dario Violi. «Intanto 10 milioni di lombardi attendono un trasporto pubblico realmente efficiente. Che Renzi per una volta nella sua vita vada contro banche e costruttori che stanno costando tantissimo alle tasche dei lombardi restituendo ai cittadini quello che hanno già ampiamente pagato».

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