Carcere, gioielli in auto e proiettili in casa
Dopo il blitz in via Gleno, ipotesi ricettazione

Tra i beni sequestrati dopo il blitz in via Gleno di martedì monili d’oro nascosti nella gomma di scorta della macchina privata di un agente e una dozzina di munizioni, la maggior parte da guerra.

I 4000 euro e rotti in contanti, la droga, le carte postepay, gli orologi di lusso, la collezione di whisky scozzese invecchiato di 67 anni, i flaconi all’oppio, i conti esteri e la carte sim. Ma adesso nel bottino delle perquisizioni spuntano anche i gioielli nascosti in auto e i proiettili da guerra trovati in casa, quasi un ossimoro paradossale del blitz in carcere eseguito martedì mattina dai carabinieri di Bergamo, dalla Guardia di finanza di Bergamo e Treviglio, dagli agenti della polizia giudiziaria della Procura e da quelli della polizia penitenziaria di Bergamo e Opera, su decreto di sequestro firmato dal pm Emanuele Marchisio a carico di 15 indagati tra agenti di polizia penitenziaria, dipendenti di una società di catering e un medico del carcere.

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