Cividate, padre e figlio picchiati dai ladri
Condanne di oltre 8 anni e risarcimenti

Otto anni e 8 mesi a Alin Jan Burujana, di 31 anni, stessa condanna a Marinel Oprea; quattro anni e 8 mesi a Marvin Marian, 55 anni. Per i primi due le accuse sono di tentato omicidio e rapina aggravata, per il terzo solo di rapina e lesioni personali.

Questo quanto deciso in Tribunale a Bergamo lunedì 15 maggio nei confronti di tre dei quattro rumeni sotto inchiesta per la rapina avvenuta il 9 dicembre 2014 a Cividate al Piano, ai danni di Giovanni «Nello» Balestra e di suo figlio Adriano, nella loro ditta «Bm Officine meccaniche».

Il giudice si è pronunciato nell’udienza fissata per il 15 maggio: i primi due sono in carcere, il terzo da lunedì scorso è agli arresti domiciliari. A motivare la differenza di pena, dato che le accuse sono contestate tutte in concorso, il fatto che Marvin Marian, secondo la ricostruzione della dinamica da parte degli inquirenti, avrebbe avuto un ruolo più defilato al momento del pestaggio. La posizione del quarto indagato, Costel Bucurasteanu, 22 anni, è stata stralciata: il giovane è detenuto per altra causa in Romania.

Il giudice ha anche disposto un risarcimento provvisionale di 150 mila euro per il padre Giovanni e 20 mila per il figlio Adriano.

Secondo le ricostruzioni i quattro quella sera avrebbero fatto irruzione nella ditta per rubare; Adriano Balestra li aveva colti sul fatto e loro, invece di fuggire, lo avevano aggredito. Giovanni era intervenuto a difesa del figlio ed era stato brutalmente picchiato. Solo a quel punto la banda era fuggita: per individuarli gli inquirenti avevano analizzato tutte le utenze telefoniche transitate in zona, restringendo il cerchio fino a individuare i quattro rumeni; alcune testimonianze avevano poi fornito riscontri sufficienti per le misure cautelari.

© RIPRODUZIONE RISERVATA