Covid: 534 casi nell’ultima settimana
La curva scende, ma molto lentamente

Nel report settimanale di Ats Bergamo, lo stesso numero di nuovi positivi dei sette giorni precedenti. I dati confermano che ora la nostra è tra le province meno colpite (quintultima in Italia): 46 casi su centomila abitanti

Con 46 casi ogni 100 mila abitanti, la Bergamasca è ora fra le province meno colpite dal Covid in tutta Italia. Quintultima, per la precisione. E lo si capisce anche dai dati trasmessi nel consueto report settimanale di Ats Bergamo: anche quando crescono, i Comuni bergamaschi - inclusi quelli con l’incidenza maggiore di nuovi casi rispetto alla popolazione - lo fanno con curve all’insù appena accennate. Basti pensare a Parzanica, Taleggio, Cortenuova: le tre località ai vertici della «classifica» dei Comuni orobici con maggiore incidenza salgono - rispettivamente - di due, due e sei casi in una settimana. Variazioni, appunto, davvero contenute.

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Allargando lo sguardo e virando sull’analisi provinciale, emerge però un ulteriore elemento, meno favorevole, per così dire. Se è vero che la Bergamasca è fra i territori meno colpiti della Regione e pure del Paese, è infatti altrettanto vero che la curva fatica a scendere. Ossia: di settimana in settimana variazioni basse e contenute, ma la discesa stenta a ingranare. Ecco i dati: fra il 27 gennaio e 2 febbraio + 534 nuovi casi di Covid 19, con una media giornaliera di 76 nuovi tamponi positivi. La settimana precedente (20-26 gennaio) + 534 (stesso identico dato) e quella prima ancora (13-19 gennaio) + 537. Da lì, ossia da poco più di 500 casi a settimana, non ci si scosta, nè tantomeno si riesce a scendere. Del resto gli esperti l’avevano previsto: con numeri così bassi – è il ragionamento degli epidemiologi – difficile che la discesa sia veloce. Più probabile che sia, invece, lenta e costante. In ogni caso, a «ingrossare» le fila dei contagi, sembrano esserci soprattutto focolai scoppiati fra le mura domestiche, come confermano i sindaci dei Comuni più colpiti.

I Comuni

Venendo proprio ai Comuni: come accennato, a registrare l’incidenza maggiore di casi sulla popolazione Parzanica, cresciuta al ritmo di 6.1 casi ogni mille abitanti (ma equivale a soli due positivi in più in sette giorni), seguita da Taleggio con 3.7 casi ogni mille abitanti (due tamponi positivi). Al terzo «posto« Cortenuova con un’incidenza pari a 3.3 casi ogni mille abitanti e sei nuovi tamponi positivi in una settimana: nell’intervallo 20-26 gennaio se n’erano registrati cinque. «Ci sono un paio di focolai familiari – spiega il sindaco Gianmario Gatta – e ci risultano 12 positivi in totale, il dato più alto di questa seconda ondata. Una persona contagiata è purtroppo ricoverata in condizioni serie, un’altra è stata dimessa, e il resto è composto da persone fortunatamente asintomatiche o con sintomi molto lievi. Stiamo attendendo indicazioni da parte di Ats per capire come muoverci».

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Fra i Comuni con incidenza più alta Verdellino, che cresce al ritmo di 1.9 casi ogni mille abitanti con + 15 tamponi positivi fra il 27 gennaio e il 2 febbraio: nei sette giorni precedenti il dato era fermo a quattro. «Nel nostro caso è l’ambito scolastico quello più critico: ci sono stati contagi sia fra gli alunni di diversi istituti sia fra il personale educativo. Nessun allarmismo, ma c’è da attenersi scrupolosamente alle regole, incluse quelle per l’ingresso dei bambini a scuola. In presenza di sintomi sospetti, vanno tenuti a casa» è il monito del sindaco Silvano Zanoli.

Chi sale di più

Venendo ai dati assoluti, senza considerare cioè l’incidenza sulla popolazione, i Comuni che registrano aumenti maggiori di casi dal 27 gennaio al 2 febbraio sono Bergamo (+55 casi, in forte discesa rispetto agli 88 del periodo 20-26 gennaio), Romano (+19), Seriate (+17), Treviglio (+17), Verdellino (+15), Caravaggio (+14), Dalmine (+13), Curno (+12), Albino e Fara Gera d’Adda (+10).

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