Bramani a Dalmine, Nicoli a Romano
A Ranzanico vince Freri per sei voti

Urne chiuse alle 23, a Dalmine Francesco Bramani è il nuovo sindaco leghista con il 50,95% delle preferenze, a Romano confermato Sebastian Nicoli (51,37%) così come a Ranzanico resta Renato Freri che la spunta per sei voti.

È leghista il nuovo sindaco di Dalmine. In questa domenica 9 giugno di ballottaggi, la cittadina bergamasca ha un nuovo sindaco: è Francesco Bramani, sostenuto dalla Lega e da «Noi siamo Dalmine», ma anche da «In Dalmine» dopo l’accordo con Marco Cividini. Ha vinto il ballottaggio con il 50,95 delle preferenze, contro il 49,05% della uscente Lorella Alessio.

Alessio, sindaco uscente di area centrosinistra, aveva affrontato il suo secondo ballottaggio: nel 2014 conquistò il Comune battendo al secondo turno Fabio Facchinetti. Ora era sostenuta dal Partito Democratico, dalle liste «Dalmine Bene Comune» e «Insieme per Dalmine» e, a seguito dell’apparentamento con Fabio Tiraboschi, anche dalle compagini «Nostra Dalmine» e «Patto civico».

A Romano gli elettori erano invece 14.127, in 15 sezioni. Il primo cittadino uscente Sebastian Nicoli si è confermato sindaco con il 51,37% delle preferenze e con il supporto del Pd e della civica «Nicoli sindaco». Lo sfidante Romualdo Natali (Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia) aveva allargato la sua squadra apparentandosi con Luciano Dehò (liste «Luciano Dehò sindaco» e «Romano Civica»): si è fermato al 48,63%.

Un solo seggio, infine, a Ranzanico: qui avevano diritto al voto 1.094 persone, per scegliere tra il sindaco uscente Renato Freri («Insieme per Ranzanico») e Sergio Buelli («Rinnovamento per Ranzanico»): Freri ha vinto per sei voti con il 50,42% delle preferenze. L’annuncio poco prima della mezzanotte e mezza (358 Freri, 352 Buelli, 12 nulle, 7 bianche). Buelli ha raggiunto il 49,58 %.

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