I due arrestati erano diretti in Germania
Omicidio di Palosco, c’è anche un «capo»

Presi a Leno il 29enne di Cavernago che avrebbe sparato e il 27enne di Chiuduno che guidava la Bmw.

Erano pronti per la fuga all’estero, per l’esattezza in Germania, ma i carabinieri li hanno bloccati in via Badia a Leno, nel Bresciano, mentre salivano sull’auto di un complice. Il viaggio è terminato alle 3,30 di martedì mattina e la destinazione è diventata il carcere di via Gleno per Bakhsish Singh, detto Prince, 29 anni di Cavernago e Amanpreet Singh, 27 anni di Chiuduno.

Sono stati sottoposti a fermo per concorso nell’omicidio di Amandeep Singh, 22 anni di Palosco, mentre un terzo indiano, S. B. S., 28 anni di Gorlago, è stato denunciato a piede libero per favoreggiamento. Avrebbe aiutato i due a organizzare il viaggio verso la Germania e sarebbe un personaggio di spessore criminale più elevato rispetto agli altri. I familiari della vittima lo definiscono il «capo» della fazione avversaria.

Secondo le accuse sarebbe stato Bakhsish a sparare, mentre Amanpreet sarebbe stato alla guida della Bmw argento, la prima delle tre auto ad arrivare in via Bellani a Palosco per il raid contro Amandeep Singh. Una spedizione che, probabilmente, non aveva il fine di uccidere ma solo di minacciare e spaventare. I carabinieri hanno infatti calcolato che la distanza tra il balcone del secondo piano – dove si trovava la vittima – e il punto in cui è stato raccolto il bossolo calibro .380, accanto alla Bmw, è di ben 41 metri. Troppo per aver mirato e centrato Amandeep, colpito alla spalla e morto in ospedale domenica notte.

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