Infarto durante un’ispezione
Tentano di rianimarlo, ma muore

Covo. L’uomo colpito da malore dopo le verifiche al lavaggio auto dove lavorava in nero: era cardiopatico, con 2 figli.

«Sto male. Aiuto». Gli agenti della Guardia di Finanza di Treviglio che l’avevano appena accompagnato a casa a Covo per recuperare i documenti hanno avuto solo il tempo di capire che la situazione, nell’auto di servizio della pattuglia, stava precipitando. Hanno avuto anche soltanto il tempo di accostare, aprire lo sportello, farlo stendere per terra, chiamare il 118 e iniziare le prime operazioni di soccorso, al telefono con i medici dell’ambulanza in arrivo.

Una manciata di minuti, ma per il 44 enne pakistano, cardiopatico con un lavoro nell’autolavaggio di un connazionale, moglie e due figli piccoli, e il terrore di quello status di «irregolare» che gli pendeva sulla testa come una mannaia, il tempo si è fermato nel primo pomeriggio di giovedì 22 marzo. Morto per un malore nonostante l’immediato soccorso prestato dai finanzieri e la mezz’ora di disperati tentativi di rianimazione da parte dei medici.

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