Insulta, minaccia e picchia la moglie
Marito allontanato, violenze davanti ai figli

È successo a Caravaggio. Disposto l’allontanamento dalla casa familiare con divieto di avvicinamento ad un 28enne. Contestati i maltrattamenti in famiglia aggravati dalla «violenza assistita».

Lunedì sera i carabinieri della Compagnia di Treviglio hanno dato esecuzione alla misura cautelare coercitiva dell’allontanamento dalla casa familiare di un uomo, un operaio 28enne di origine romena, per maltrattamenti. I fatti si sono verificati a Caravaggio negli ultimi 3 anni circa e alla fine del mese di settembre scorso una pattuglia dei carabinieri di Caravaggio, insieme ad altri militari del Nucleo Radiomobile di Treviglio e della Stazione di Romano di Lombardia, è intervenuta dopo l’ennesima aggressione del 28enne ai danni della moglie 26enne.

La donna, una sua connazionale, dal 2015, in concomitanza con l’inizio dell’abuso di alcol da parte del marito, aveva iniziato a subire ripetute violenze fisiche e psicologiche da parte del coniuge. Insulti, minacce di morte e limitazioni della libertà personale erano diventati una situazione familiare insostenibile. La giovane moglie era stata infatti costretta anche a lasciare il posto di lavoro per colpa delle ossessioni del marito, che le contestava relazioni extraconiugali inesistenti.

In almeno due circostanze l’uomo ha anche ferito seriamente la donna a seguito di aggressioni fisiche (con schiaffi, strattonamenti, calci e morsi), procurandole lesioni personali varie. Gli atti di violenza contestati al 28enne sarebbero avvenuti anche davanti ai due piccoli figli della coppia (rispettivamente di 1 e 4 anni): per tale ragione all’uomo è stata contestata l’aggravante specifica della «violenza assistita».

L’ultimo grave episodio risale appunto allo scorso mese di settembre, quando l’uomo, per l’ennesima volta in stato di alterazione fisica derivante dall’abuso di alcol, ha aggredito la moglie, così costretta a scappare di casa con il figlio di 4 anni. Quello più piccolo, invece, soltanto di un anno, era rimasto in casa da solo con il padre, che nel frattempo si era barricato minacciando azioni violente. Intervenuti in forza i militari dell’Arma, l’operaio 28enne ha cercato di scappare calandosi giù dalla finestra di casa. I carabinieri sono comunque riusciti a bloccarlo. Lunedì sera l’esecuzione del provvedimento cautelare personale da parte del Comando Stazione di Caravaggio.

Oltre ai maltrattamenti aggravati in famiglia, sono contestate all’uomo le lesioni personali aggravate e la resistenza a pubblico ufficiale. Nei prossimi giorni sarà interrogato dal gip del Tribunale di Bergamo.

Della grave e delicata situazione familiare, nell’ultimo periodo, se ne stava anche occupando attivamente anche un Centro Antiviolenza del territorio che aveva in particolare curato il collocamento della donna e dei suoi due figli in una «casa protetta» ed i Servizi Sociali del Comune di Caravaggio, in stretto contatto con i carabinieri per prevenire appunto qualsivoglia situazione di rischio e pericolo per la donna.

«Ancora una volta è fondamentale ribadire l’importanza di denunciare sempre qualsiasi episodio di violenza, soprattutto quando lo stesso deriva da dinamiche familiari od in generale da contesti relazionali» ricordano i carabinieri.

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