Nel mega scalo di Istanbul
ascensori made in Bergamo

Dall’azienda di Osio Sotto, Sematic, 3mila porte per gli elevatori del mega scalo turco, ci saranno anche a San Pietroburgo nella torre che ospiterà l’azienda Gazprom.

Forse definirlo solo aeroporto è un po’ riduttivo. Quantomeno bisognerebbe affiancargli il prefisso mega. Siamo ad Instanbul, dove è in costruzione quello che, a lavori ultimati - nel 2028 - sarà il più grande scalo del mondo. Una città nella città e i numeri sono lì a dirlo: sei piste d’atterraggio, voli per 350 destinazioni, una capacità annuale di 200 milioni di passeggeri, la zona duty free più grande del mondo e 24 mila parcheggi.

E c’è un’azienda bergamasca, la Sematic di Osio Sotto, che all’aeroporto turco fornirà oltre 3 mila porte automatiche per gli ascensori, ideate e progettate nel centro di ricerca e sviluppo orobico. Per la società (che fa parte del gruppo tedesco Wittur), si tratta di «una delle più grandi commesse mai acquisite», come spiega Roberto Zappa, componente del supervisory board di Wittur. Nel caso specifico le porte Sematic saranno dotate di speciali kit per garantire la sicurezza dei passeggeri anche in condizioni sismiche e saranno equipaggiate con cavi che, in caso di incendio, producono una bassa emissione di gas tossici e fumo. Altro Paese, altra commessa (del valore di circa 2,5 milioni di euro). E anche qui una costruzione imponente, che diventerà il quartier generale del gruppo Gazprom, il colosso russo del gas naturale.

© RIPRODUZIONE RISERVATA