Notte a spegnere il rogo - le nuove foto
Il video dei vigili del fuoco tra le fiamme

Hanno lavorato tutta la notte i vigili del fuoco proveniente da città e provincia per spegnere un vasto incendio, con fiamme alte fino a 12 metri, che ha distrutto martedì sera un capannone della zona produttiva Sud di Ghisalba, mandando completamente in fumo il materiale stoccato all’interno.

Si parla di circa 700 quintali di rocchette di filato e due macchinari, per un danno che secondo le prime stime ammonterebbe a oltre un milione di euro.Esclusa l’ipotesi dolosa.

L’incendio si è sviluppato all’interno del capannone della ditta di filati Effe Trading in via San Pietro 6, un prefabbricato di circa mille metri di superficie e alto una dozzina. Verso le 20,45 una pattuglia di carabinieri della stazione di Martinengo, mentre passava nella zona produttiva ha notato il fumo fuoriuscire dall’edificio e ha allertato i vigili del fuoco. In pochi minuti il rogo ha intaccato a gran velocità il materiale di filatura, sprigionando fiamme altissime che hanno lambito anche la soletta del capannone.

Sul posto sono prontamente arrivati nove mezzi dei vigili del fuoco - sette autobotti e due autoscale - giunti da Treviglio, Romano, Palazzolo sull’Oglio (Brescia) e Bergamo. I pompieri hanno provveduto immediatamente a circoscrivere l’incendio, soprattutto per il timore che le fiamme potessero intaccare anche il capannone attiguo, del colorificio Color Expò, dov’è conservato materiale altamente infiammabile.

A lungo gli uomini intervenuti dai vari distaccamenti hanno lavorato per domare il rogo all’interno del capannone della Effe Trading, sul posto anche i carabinieri di Martinengo con il maresciallo Alessandro Covino, e il sindaco Antonio Pezzoli.

I danni sono ingentissimi, oltre il milione di euro: tutto il materiale di filatura è andato distrutto e l’edificio è stato seriamente compromesso. Fortunatamente, però, non ci sono stati feriti, perché a quell’ora nel capannone non c’era più nessuno.

In mattinata il capannone distrutto è risultato ovviamente inagibile: sono tre le persone che, lavorando all’interno della filatura, ora si sono trovate senza lavoro. Al via le indagini per capire le cause del terribile incendio: escluso per il momento il dolo.

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