Perseguita e minaccia l’ex moglie
Poi si scaglia contro i carabinieri, arrestato

È successo a Treviglio, a finire in manette un 45enne che dal 2015 perseguitava l’ex moglie.

Non accettava la fine della relazione con l’ex moglie, una sua coetanea, arrivando così a perseguitarla in maniera morbosa, andando addirittura a casa sua a sfondare la porta di casa per aggredirla e minacciarla di morte. È stato arrestato nella notte fra domenica 16 e lunedì 17 settembre dai carabinieri della Compagnia di Treviglio un 45enne italiano, con alle spalle piccoli precedenti di polizia, accusato di atti persecutori, lesioni personali aggravate e resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale.

Dal 2015, anno della loro separazione, il 45enne aveva, quasi ininterrottamente, minacciato, insultato e a volte anche aggredito fisicamente l’ex moglie, facendole vivere anni di vero e proprio terrore. Nell’ultimo periodo un centro antiviolenza del territorio stava seguendo da vicino la donna, assistendola così in un percorso di recupero e di sostegno. La vittima si era quindi anche decisa a fare denuncia ai carabinieri, facendo in questo modo partire le indagini.

Stanotte l’ennesimo episodio di violenza. Il 45enne, in un vero e proprio raptus di follia, si è di nuovo presentato a casa dell’ex moglie, barricatasi nel frattempo in casa, arrivando addirittura mettere un divano dietro la porta di ingresso. Dopo aver con forza fatto irruzione nell’abitazione, l’operaio avrebbe percosso l’ex consorte, prendendosela anche con l’attuale convivente. Intervenuta una “gazzella” del 112 del Nucleo Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Treviglio, ha tentato di riportarlo alla calma. A quel punto il 45enne se l’è presa anche con i militari, ferendone lievemente uno, come del resto fatto anche contro l’ex moglie ed il suo ospite. I carabinieri lo hanno arrestato in flagranza di reato per atti persecutori, lesioni personali aggravate, resistenza a Pubblico Ufficiale e lesioni personali aggravate..

Su disposizione del Pm di turno, l’arrestato è stato tradotto in carcere a Bergamo, dove nei prossimi giorni sarà sottoposto ad interrogatorio di convalida davanti al GIP del Tribunale di Bergamo. La coppia ha un figlio di 9 anni, fortunatamente rimasto inconsapevole dell’ultimo accaduto.

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