Ragazza aggredita, interrogazione Lega
«Impedire il rientro di stranieri espulsi»

Il senatore bergamasco della Lega Nord Giacomo Stucchi ha presentato un’interrogazione parlamentare per chiedere al ministero dell’Interno perché l’immigrato romeno che ha aggredito una ragazza bergamasca sul treno da Treviglio a Bergamo fosse ancora in Italia nonostante un provvedimento di espulsione.

La 22enne è stata operata alla testa e alla mano: i medici le hanno ridotto le fratture causate dai colpi sferrati dall’uomo con un martelletto frangi vetri. «Lo scorso sabato sera è stata aggredita su un treno nella tratta Treviglio-Milano una ragazza bergamasca di 22 anni, che si trova ancora all’Ospedale San Raffaele di Milano – si legge nell’interrogazione presentata da Stucchi - ; come appreso dai media locali e nazionali, la ragazza è stata assalita da un romeno di 32 anni che l’ha colpita brutalmente con un martello frangivetro recuperato in una carrozza. La giovane malcapitata ha rischiato di essere uccisa per un cellulare e 15 euro, ovvero il magro bottino che l’uomo si è portato via dopo averla sorpresa alle spalle e colpita ripetutamente alla testa con un martello, così forte da spaccarle la teca cranica. La giovane, nonostante la brutale violenza, non ha perso conoscenza ed è riuscita a fornire elementi importanti per l’identificazione dell’uomo, ripreso dalle telecamere di sorveglianza della stazione di Treviglio (BG), mentre saliva a bordo del treno sul quale è avvenuta l’aggressione. Il 32enne ha precedenti per reati violenti e nel 2015 era già stato accompagnato alla frontiera in esecuzione di un ordine di espulsione dall’Italia. L’interrogante ha già segnalato con precedenti atti di sindacato ispettivo altri analoghi episodi di inaudita violenza consumati sulla tratta Treviglio-Bergamo e nella Bergamasca. Chiedo se non ritenga opportuno verificare che i destinatari dei provvedimenti di espulsione siano effettivamente eseguiti e quali siano le misure adottate per evitarne il rientro. Vorrei sapere quali urgenti iniziative intenda intraprendere affinché non si ripetano episodi di tale ingiustificabile crudeltà».

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