Scivola e cade dal tetto
Caravaggio piange Giovanni

Era impegnato nella rimozione della copertura di un capannone della Cascina Torrianelli, utilizzato per il deposito di balle di fieno, che in estate era andato a fuoco.

Si sarebbe tolto l’imbragatura di sicurezza solo per un attimo, per recuperare un attrezzo di lavoro che gli era caduto di mano. Tanto, però, è bastato per scivolare su una lastra di amianto eternit che si è improvvisamente rotta, facendolo cadere nel vuoto da un’altezza di 10 metri. Così a Camisano, nel Cremonese, è morto Giovanni Radaelli, operaio di 48 anni di Caravaggio.

L’uomo, per conto dell’azienda «Eredi Pisoni Martino srl» di Mozzanica, era impegnato nella rimozione della copertura di un capannone della Cascina Torrianelli, utilizzato per il deposito di balle di fieno, che in estate era andato a fuoco. In quell’occasione nell’incendio era bruciata anche parte delle lastre di amianto eternit che costituivano il tetto della struttura prefabbricata. E che Radaelli stava rimuovendo per poi ammassare negli appositi sacchi da inviare successivamente ad apposito smaltimento. Per compiere questa operazione l’operaio si trovava sulla pedana mobile sollevata dal braccio di una gru controllata a terra da un collega. I funerali di Giovanni Radaelli si terranno venerdì alle 9,45. Moltissime le persone, fra cui il sindaco Claudio Bolandrini, si sono già recate a portare conforto ai famigliari visibilmente sconvolti per l’accaduto.

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