Sul feretro la maglia della pallanuoto
Treviglio, folla per l’ultimo saluto a «Raffa»

Grande commozione e una folla di giovani per l’ultimo saluto a Gabriele Raffa, il giovane di 15 anni morto quattro giorni dopo l’incidente in bicicletta in via Lodi, dove un’Audi lo ha investito.

Il giovane è spirato giovedì mattina all’ospedale Niguarda di Milano dove era stato ricoverato domenica sera in gravissime condizioni.Sulla bara bianca la maglia e il caschetto della Pallanuoto Treviglio con il suo numero Uno. Ai funerali, nel pomeriggio di sabato 11 maggio nella chiesa parrocchiale di San Rocco di Treviglio, gli amici si sono stretti alla famiglia, leggendo alcuni pensieri e ricordi all’inizio delle esequie. «Ciò che più ci mancherà sarà il tuo sorriso che riusciva a migliorarci la giornata» ha letto un amico.

Una folla commossa che ha ascoltato le parole di monsignor Norberto Donghi: «Le domande e i pensieri che ci dobbiamo porre ora non sono quelle che portano alla disperazione bensì a Dio e alle persone amate». Al termine delle esequie un applauso tra le lacrime.

Gabriele frequentava il Liceo Don Milani a Romano di Lombardia. Un messaggio dei compagni è comparso anche sul sito dell’istituto: «Ciao Gabri, scrivere queste parole per noi è molto difficile, soprattutto in questi giorni, dove sei nei pensieri di tutti. Ci ricordiamo di te in ogni momento: pensando al tuo sorriso, alla tua voce, ai tuoi occhi e persino ai tuoi disegni nelle ore di lezione. Ci mancherà tutto di te, dal saluto mattutino a quello di “fine-scuola”, dalla più sincera risata al pianto più infantile. L’unica consolazione è che ora sei in pace… Ciao Gabri, ci vediamo in un posto migliore» si legge on line, con la firma dei «compagni della 2^ESA».

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